Forte scossa di terremoto magnitudo 6.2: i primi aggiornamenti (2 / 2)

Alle ore 11:25 italiane, 3:25 in Messico, si è verificata una scossa di terremoto di magnitudo 61. con epicentro nei pressi di Santa Rosalía, una delle zone più ad alto tasso sismico al mondo, nella zona del Golfo della California, coinvolgendo parte dell’America. La profondità stimata è stata di circa 10 Km. Secondo la scala Richter, un evento sismico di magnitudo 6.2 è classificato come terremoto “forte”e descritto nel modo seguente: può avere un raggio di azione di 160 km dove può essere distruttivo se la zona è densamente popolata.

La Protezione Civile ha effettuato una prima valutazione dell’area poco dopo il terremoto . Allo stato attuale, si hanno notizie di danni ad edifici o a persone e già questo è molto rassicurante. Alle 3:00 di oggi, un terremoto di magnitudo 4.1 si è verificato a 62 km a ovest di Cintalapa. In piena notte, la popolazione è stata svegliata nel sonno con questo brusco terremoto. Anche se la situazione è in continua e costante evoluzione, le autorità americane e messicane, che sono in allerta in caso di improvvisi cambiamenti, hanno fatto sapere alle agenzie stampa che, fino ad ora , non ci sono da segnalare danni a strutture e persone.

I terremoti hanno da sempre incuriosito e terrorizzato l’uomo che, da tempi immemori, continua ad essere colpito dalla violenza con cui essi si manifestano. La storia, d’altronde, ci ha sempre messo in luce sismi devastanti, che hanno raso al suolo interi centri abitati, seminando disperazione tra gli sfollati che si sono visti strappare dagli occhi tutto quello che erano riusciti a costruire in anni e anni di sacrifici.

Non è facile convivere forzatamente con queste manifestazioni, originate da complesse dinamiche di movimento che coinvolgono soprattutto la crosta, che è la parte più esterna, suddivisa in placche o zolle che sono incastrate tra loro come se creassero un puzzle. Esse poggiano sul mantello, muovendosi lentamente nel tempo, trascinate dai moti convettivi presenti all’interno del mantello stesso.

I margini delle placche sono soggette a enormi tensioni che portano la roccia a rompersi e scomporsi in grandi fratture, chiamate faglie. Proprio quando le faglie si attivano hanno origine i terremoti che posso essere superficiali oppure profondi. I locali sono particolarmente preoccupati perché il 19 settembre scorso un sisma potentissimo lì ha colpiti e, in quell’occasione, il terremoto, di magnitudo 7.6, verificatosi nella partoccidentale del Paese, ha provocato la morte una persona. Continuerò a monitorare la situazione, fornendo ulteriori aggiornamenti.