Poco fa, due violente scosse di terremoto hanno colpito Cuba, provocando danni significativi e un’ondata di panico tra la popolazione. La prima scossa, di magnitudo 6.0, è stata registrata nelle prime ore del pomeriggio, seguita da una seconda di magnitudo simile, 6.0, che ha aggravato ulteriormente la situazione.
L’epicentro è stato localizzato a sud dell’isola, una regione a rischio sismico moderato ma non abitualmente soggetta a terremoti di tale intensità. Entrambe le scosse hanno causato la caduta di edifici, danni alle infrastrutture, e interruzioni nelle comunicazioni in varie parti di Cuba. I primi rapporti indicano danni ingenti a edifici, strade e altre infrastrutture nelle principali città colpite, tra cui Santiago de Cuba e Guantánamo.
Le autorità locali stanno mobilitando soccorsi per valutare l’entità delle distruzioni e prestare assistenza alle persone coinvolte, anche se la risposta è resa difficile dalla situazione precaria delle infrastrutture. Diverse famiglie sono rimaste senza tetto, costrette a cercare rifugio nelle aree aperte per evitare il rischio di ulteriori crolli.
Oltre ai danni materiali, si segnalano anche numerosi feriti, anche se il bilancio ufficiale è ancora provvisorio. I soccorritori hanno iniziato a perlustrare le aree più colpite per cercare sopravvissuti sotto le macerie e fornire cure ai feriti. Squadre di vigili del fuoco, personale sanitario e volontari locali sono attualmente impegnati in operazioni di emergenza, ma le difficoltà logistiche e l’ampia estensione delle aree colpite stanno complicando le operazioni di soccorso.
Le scosse, fortemente percepite anche a Miami, hanno fatto sì che molte persone negli Stati Uniti meridionali abbandonassero temporaneamente le proprie case, preoccupate per la possibilità di altre scosse. A Miami, diversi edifici sono stati evacuati come misura precauzionale, e i sismologi hanno consigliato prudenza per il possibile verificarsi di scosse di assestamento.