Un terremoto di magnitudo 6.1 ha scosso il Mar Egeo nelle prime ore del mattino, secondo i dati diffusi dall’Istituto geodinamico dell’Osservatorio nazionale di Atene. La scossa, registrata all’1:51 ora locale (le 00:51 in Italia), ha avuto origine a una profondità di 64,4 chilometri, con epicentro localizzato a circa 19 chilometri a sud dell’isola di Kasos, una delle più meridionali dell’arcipelago greco.
Il sisma è stato avvertito distintamente nell’est di Creta, come riportato dal portale Neakriti, ma le sue vibrazioni hanno raggiunto anche zone più lontane, tra cui il sud-ovest della Turchia, Israele e alcune aree dell’Egitto. Le autorità greche, per precauzione, hanno emesso un allarme tsunami, invitando i residenti delle zone costiere a mantenersi a distanza dalla riva.
La Grecia, situata su importanti faglie tettoniche, è un’area ad alta attività sismica. Tuttavia, secondo gli esperti, questo evento non desta particolare preoccupazione. “Non si è verificata una sequenza di scosse premonitrici significative, né si sono registrate forti repliche: terremoti di questo tipo spesso avvengono come eventi isolati”, ha spiegato il sismologo Efthymis Lekkas all’emittente statale Ert.
Lekkas ha inoltre escluso un collegamento con altre zone sismiche attive nella regione, come l’isola di Santorini o i recenti movimenti tellurici in Turchia. “Il contesto geotettonico è completamente diverso”, ha precisato. Le autorità greche continuano a monitorare la situazione, ma al momento non sono stati segnalati danni a persone o infrastrutture.
La popolazione, dopo il momentaneo allarme, può tirare un sospiro di sollievo. Intanto, la protezione civile ribadisce l’importanza di mantenere alta l’attenzione, soprattutto in un Paese dove i terremoti sono un fenomeno frequente.