L’ultimo sisma di grande intensità risaliva all’aprile 2024, quando un terremoto di magnitudo 7.4 aveva colpito l’isola, segnando l’evento sismico più potente degli ultimi 25 anni. La frequente attività sismica ha spinto le autorità a mantenere un costante stato di preparazione per affrontare emergenze di questo tipo.
Oggi, 21 gennaio 2025, un terremoto di magnitudo 6.0 ha colpito Taiwan, causando 27 feriti e danneggiamenti significativi in diverse zone dell’isola. La scossa, avvertita chiaramente anche nella capitale Taipei, ha avuto come epicentro una zona situata 12 km a nord del distretto di Yujing, nel sud del Paese, secondo l’Istituto geofisico statunitense (USGS).
Numerosi edifici hanno subito crolli parziali, con particolare preoccupazione per i tetti di alcune abitazioni nella zona dell’epicentro. Il Ministero della Salute ha confermato che 27 persone sono rimaste ferite, ma fortunatamente non sono stati segnalati decessi. Le squadre di emergenza stanno intervenendo per prestare assistenza ai feriti e valutare l’entità dei danni.
Tra gli effetti più rilevanti, anche alcune infrastrutture industriali hanno subito conseguenze: il colosso taiwanese dei semiconduttori, TSMC, ha evacuato i lavoratori dai suoi stabilimenti situati nelle regioni centrali e meridionali del Paese per garantire la sicurezza. Taiwan si trova in una delle aree geologicamente più attive del pianeta, situata vicino alla giunzione di due placche tettoniche. Questo la rende particolarmente vulnerabile ai terremoti.
Intanto, la popolazione è stata invitata a rimanere vigile e a seguire le indicazioni delle autorità per garantire la propria sicurezza. Questo nuovo evento sismico sottolinea ancora una volta la vulnerabilità di Taiwan alle catastrofi naturali.