Flavio Briatore si è raccontato a 360 gradi, in un’intervista al Corriere della Sera, dove ha parlato di aneddoti relativi alla sua infanzia, in cui erano decisamente altri tempi.
I suoi genitori maestri e suo padre, all’ultimo anno delle elementari, lo bocciò. Queste le sue parole: «Credo che lo abbia fatto per dare il buon esempio. Facevo parte del gruppo dei discoli: arrivavamo tardi in classe, giocavamo quando non dovevamo, urlavamo, non ci presentavamo al catechismo. Cose così».
Logico che, andando a ritroso, erano anni molto diversi da quelli attuali, in cui c’era molta più povertà e in cui Flavio no era certo il grandissimo manager che è oggi.
Il suo, poi, è stato un successo clamoroso, oltre che imprenditoriale, sentimentale, con accanto alcune delle donne più belle ma una in particolare, Elisabetta Gregoraci, dalla quale ha avuto il figlio Falco. Ma cosa ci dice sulla paghetta che gli corrisponde? In proposito, il manager ha dichiarato: «Mio figlio sicuramente non potrà mai avere la mia fame. Ora sta facendo la Boarding School in Svizzera: questo lo renderà più preparato di me ad affrontare il futuro. È molto difficile non viziarlo. L’importante è che a scuola vada bene. Parla 4 lingue, lo tengo al corrente di quello che succede nelle mie aziende, e a lui piace molto. La Formula 1 no. A lui piace quello che è collegato al Food and Beverage. In uno qualunque dei nostri ristoranti conosce il nome di tutti i ragazzi. Anche in Kenya è così»
«Gli auguro di avere la salute e di essere felice. Come imprenditore gli auguro di creare tanti posti di lavoro, perché il vero fallimento è dover licenziare. Ma se si rendesse conto di non volere troppa pressione addosso e di desiderare una vita normale, vorrei solo che trovasse il modo di essere felice. Non è obbligato a fare quello che faccio io. La paghetta? Mi sembra 500 euro al mese», ha chiosato.