Filippo Turetta, la tremenda notizia dal penitenziario è arrivata in questi minuti (2 / 2)

Filippo Turetta è recluso dal novembre 2023, dopo la cattura in Germania seguita al delitto di Giulia Cecchettin, trovata senza vita a Fossò (Venezia) l’11 novembre dopo essere stata colpita 75 volte da una lama.

I suoi avvocati continuano a richiedere misure di protezione straordinarie, sottolineando l’elevato rischio di nuove violenze. Tuttavia, la sezione dei “protetti” è in condizioni di sovraffollamento critico: 25 celle da due posti ospitano attualmente tre detenuti ciascuna, sintomo di un sistema sotto pressione per il crescente numero di reati legati al “codice rosso”.

In questo scenario, garantire la sicurezza di detenuti come Turetta rappresenta una sfida sempre più complessa per l’amministrazione penitenziaria. Proprio di recente, il 22enne sarebbe stato coinvolto in un episodio di violenza all’interno del penitenziario alla fine di agosto. Secondo quanto ricostruito, un altro detenuto lo avrebbe colpito, sebbene la dinamica e la gravità dell’accaduto restino da chiarire.

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L’episodio non è del tutto inaspettato. Nei mesi scorsi, i legali di Turetta, gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, avevano già segnalato i pericoli derivanti dal suo trasferimento dalla terza sezione – un’area dedicata ai “protetti”, come gli autori di reati di genere o i collaboratori di giustizia – alla quarta sezione, quella comune.

Un cambio dettato dalle esigenze del penitenziario ma che, secondo la difesa, lo esponeva a rischi concreti a causa del cosiddetto “codice dei detenuti”, che condanna chi ha commesso delitti contro donne o minori. A colpirlo un 55enne, che avrebbe più volte manifestato il suo disappunto per la presenza di Turetta in sezione, ritenuta fonte di malumore.  A seguito dell’aggressione, l’uomo è stato punito con 15 giorni di isolamento e successivamente spostato in una cella singola in precarie condizioni.