Filippo Papparlardi, la notizia sul papà di Ciccio e Tore, i due fratelli di Gravina di Puglia (2 / 2)

Ciccio e Tore, appello del padre a 15 anni dalla morte: «Riaprire le indagini»

Secondo quanto riferisce la stampa nazionale, Filippo Pappalardi, padre dei due bambini, a distanza di 16 anni dalla tragedia ha chiesto la riapertura delle indagini sulla morte dei suoi figli. Lo ha chiesto in diretta nazionale alla trasmissione “Storie Italiane”, condotta su Rai 1 da Eleonora Daniele.

L’uomo ha chiesto a chiunque sappi qualcosa di parlare, e dire finalmente la verità, questo in modo da chiudere un caso che ormai da 16 anni a questa parte sta sconvolgendo l’esistenza di una famiglia intera, e che ha avuto un grosso impatto sulla comunità di Gravina di Puglia.

“In qualità di genitore voglio la verità su cosa è successo quella sera ai miei figli perché non si può vivere tutto questo tempo senza sapere nulla” – così ha detto Filippo parlando alla trasmissione televisiva. L’uomo ha trascorso anche un difficile momento personale.

Fu, in un primo momento, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Le accuse nei confronti di Pappalardi si rivelarono poi infondate e il papà di Ciccio e Tore per questo ha avuto un risarcimento di 65mila euro per ingiusta detenzione.

L’uomo restò in carcere per circa tre mesi“Siamo alla ricerca di qualcuno che parli e che sa cosa sia successo quella sera ai fratellini di Gravina. È passato del tempo e dal punto di vista giudiziario i bambini che erano con loro non rischiano nulla, all’epoca non erano neanche imputabili in quanto minori di 14 anni. Tutti i reati sono prescritti, ma abbiamo sete di verità” – queste le parole di Maria Gurrado, legale di Filippo Pappalardi.