Figli umiliano la madre con una scritta sul manifesto funebre (2 / 2)

In tempi di crisi si cerca di ammortizzare anche i costi di un funerale, quindi anche dei manifesti funebri. Mella maggior parte dei casi, sono le agenzie funebri ad utilizzare frasi prestampate, cambiando solo i dati essenziali, mentre in altri, coloro che possono permetterselo, scelgono di “impreziosire” l’epitaffio con frasi, immagini personalizzate, in base, ovviamente, a quanto  è  alla loro portata.

Il decesso di una madre, ossia di colei che ci ha donato la vita, è un evento dolorosissimo; uno dei peggiori lutti della vita. Non tutti i figli hanno un buon rapporto con i genitori ma, dinnanzi all’evento morte, tutti dovremmo imparare ad essere più clementi, per un semplice rispetto nei confronti di chi ci ha permesso di essere sulla faccia della terra.

Dinnanzi ad un lutto così grande, c’è chi ha trovato il barbaro coraggio di compiere un gesto disdicevole, senza alcuna pietà . Parliamo di una storia accaduta a Roma, nella Città eterna  e che è rimbalzata sui principali siti di cronaca, dapprima locali, poi nazionali, innescando un’ondata di rabbia e una vera e propria bufera sui social.

Tre figli,  rispettivamente di 35,32 e 30 anni,  con genitori separati, non avendo un buon rapporto con la madre, che era stata forte  nel prendere la decisione di  interrompere il matrimonio, al momento del suo trapasso, avvenuto dopo un  lungo calvario legato ad un brutto male, hanno scritto sul suo manifesto funebre, col pennarello, una frase agghiacciante.

Questo quanto riportato “Ci hanno detto che tradivi Papà sin da quando eravamo bambini. Fai schifo, vergognati. Buon viaggio, brucia all’inferno“. Inevitabile l’intervento delle forze dell’ordine che hanno provveduto ad interrogare, in caserma, i tre. I carabinieri hanno comminato loro una multa peraltro esorbitante  anche se quello che hanno fatto non potrà mai ridursi ad una sanzione.