Femminicidio Pamela Genini: chi è Gianluca Soncin, l’uomo che le ha tolto la vita (2 / 2)

Dietro il femminicidio di Pamela Genini  c’è la figura di Gianluca Soncin, 52 anni, originario di Biella. Un uomo apparentemente integrato e di successo, ma che nascondeva un lato oscuro fatto di controllo, gelosia e ossessione.

Soncin, imprenditore attivo nel commercio di auto di lusso, si divideva tra Cervia e Milano per motivi di lavoro. In passato aveva avuto qualche problema con il fisco, con procedimenti di natura tributaria risalenti a circa quindici anni fa, ma nessuna pendenza penale rilevante. Una vecchia vicenda di stalking, risalente a molti anni addietro, si era conclusa senza denunce formali.

Fino al giorno del delitto, non risultavano segnalazioni ufficiali alle forze dell’ordine da parte della sua compagna. La relazione tra Pamela e Gianluca durava da circa un anno e mezzo. Per amore, la giovane si era trasferita per un periodo in Romagna, ma ben presto la storia aveva assunto i tratti di un legame soffocante. Soncin avrebbe cercato di isolarla dai suoi amici e familiari, instaurando un rapporto di dipendenza economica e psicologica.

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Pamela aveva confidato ad alcune persone vicine di sentirsi prigioniera di quella relazione e di temere le reazioni del compagno nel caso avesse tentato di lasciarlo. Secondo quanto emerso dalle indagini, la ragazza aveva ricominciato a sentire un suo ex fidanzato, con il quale era rimasta in buoni rapporti.

È proprio a lui che Pamela ha telefonato poco prima dell’incontro con il killer, confessando di avere paura: “Non posso lasciarlo, mi toglierebbe la vita”. Poche ore dopo, il triste epilogo. Il delitto si è consumato nell’appartamento di via Iglesias, a Milano, che la giovane aveva preso in affitto nel tentativo di ricominciare. Davanti al magistrato si è mostrato freddo e distaccato, prima fingendo di non ricordare, poi scegliendo il silenzio. Le accuse nei suoi confronti sono gravissime: delitto pluriaggravato da premeditazione, crudeltà, futili motivi, legame affettivo e atti persecutori.