Fate attenzione, nuova truffa telefonica che svuota il conto (2 / 2)

I furbetti non conoscono battute d’arresto e, proprio nell’ultimo periodo, è tornata alla ribalta, sul fronte della cronaca, una truffa vecchia ma che non è mai passata di moda, alla luce delle segnalazioni pervenute da una marea di utenti raggirati.

Parliamo della truffa telefonica dello squillo che viene anche chiamata col nome giapponese wangiri, dal momento che è proprio in Oriente che ha preso il via, per poi diffondersi in tutto il mondo. Ma in che cosa consiste?

E’ molto semplice ma molto efficace a giudicare da tutti coloro che, con essa, sono finiti nelle grinfie dei malviventi. Questi ultimi effettuano delle chiamate dall’estero agli utenti.  Se il ricevente richiama quel numero,  il danno è fatto, in quanto si attivano una serie di servizi a pagamento in abbonamento che, in un batter di ciglia, svuotano il credito presente sulla SIM del cellulare dell’ignaro malcapitato e, quando arriva ad accorgersene, è ormai troppo tardi.

La truffa è di vecchia data, in quanto le prime segnalazioni risalgono al 2002 ma, nel corso degli anni, non è mai andata in pensione, ripresentandosi in questo periodo più forte che mai. Ovviamente le forze dell’ordine ci mettono in guardia, dicendoci come comportarci per evitare di trovarsi senza soldi sul cellulare, indebitamente sottratti dai malviventi.

Il modo migliore per tutelarsi è quello di non richiamare i numeri sconosciuti, specie se provengono dai prefissi +216 (Tunisia), +44 (Regno Unito), +373 (Moldavia), +383 (Kosovo) e +53 (Cuba). I furbetti si sono specializzati per cui potrebbero anche effettuare la chiamata da altri prefissi  che non siano quelli summenzionati e riportati su diversi siti nazionali, quindi come agire in questi casi? Se non si hanno familiari o amici in paesi esteri,  per motivi lavorativi, di studio o sentimentali,  che potrebbero avervi contattati, non richiamate, semplice!