
La risposta, attesa da Palmoli fino a L’Aquila, è arrivata con l’ufficialità di un decreto. Il Tribunale per i Minorenni abruzzese, chiamato a pronunciarsi su una situazione così delicata e fuori dall’ordinario, ha preso la sua posizione definitiva. Per i tre fratellini, tra cui era presente anche un neonato di pochi mesi, l’allontanamento forzato di quei giorni si è tradotto in una misura precisa.
Dopo aver valutato le condizioni di vita e le capacità genitoriali, il Tribunale ha ritenuto che lo stile di vita imposto dai genitori non garantisse il corretto sviluppo dei minori. La Procura della Repubblica aveva già espresso il suo parere, chiedendo espressamente l’adozione.
Oggi, la decisione ufficiale è attesa nelle prossime ore. È stata disposta già la decadenza della responsabilità genitoriale per la coppia che aveva cercato rifugio nel bosco. I tre minori attendono quindi di sapere quale sarà il loro destino.

Per i bambini, la cui vita era scandita dal ritmo della natura e dalla solitudine del bosco, si apre ora un percorso totalmente nuovo, destinato a inserirli in un contesto di maggiore tutela e stabilità. Una fine, secondo molti, per il sogno di una vita selvaggia e autosufficiente; una risoluzione necessaria, secondo le istituzioni, per garantire i diritti fondamentali dei cittadini più vulnerabili.
Questo appuntamento legale delle prossime ore, di grande importanza, si terrà senza la presenza dei genitori e sarà decisivo nel decidere se i bambini, di età compresa tra sei e otto anni, potranno tornare a vivere con i genitori oppure se resteranno nella casa famiglia di Vasto, dove attualmente sono ospitati insieme alla madre. Il provvedimento del Tribunale era stato motivato da diverse criticità emerse durante le indagini, riguardanti l’ambiente abitativo, l’educazione, la socializzazione e alcuni aspetti sanitari.