
Per diversi giorni, in tanti hanno sperato che i tre minori potessero essere ricongiunti ai genitori, in modo che la famiglia nel bosco, così come è stata ribattezzata, potesse vivere serenamente le festività natalizie eppure così non è andata.
La Corte d’Appello dell’Aquila ha messo un punto fermo, seppur temporaneo, rigettando il reclamo presentato dai legali della famiglia. I giudici hanno confermato l’ordinanza del Tribunale per i Minorenni, ribadendo che i tre bambini dovranno restare nella casa famiglia di Vasto.
Al centro della decisione dei magistrati non ci sono state le condizioni dell’abitazione, ormai migliorate, ma il delicato nodo della socializzazione. Secondo la sentenza, non sono ancora venuti meno i presupposti che avevano portato alla sospensione della responsabilità genitoriale di Nathan e Catherine.

La notizia ha scatenato reazioni immediate ai vertici delle istituzioni: il vicepremier Matteo Salvini ha espresso parole durissime sui social, parlando di una scelta che nega ai bambini l’amore di mamma e papà. Anche la ministra Eugenia Roccella ha manifestato preoccupazione per le conseguenze psicologiche di un allontanamento così prolungato.
Nonostante il rigetto, l’avvocato Danila Solinas non parla di una sconfitta totale, sottolineando come la stessa Corte abbia riconosciuto gli enormi progressi fatti dai coniugi. La madre, al momento, può già trascorrere parte della giornata con i figli all’interno della struttura, un segnale che lascia aperta una porta per il futuro.La palla torna ora al Tribunale per i Minorenni, che dovrà valutare se i passi compiuti dai genitori siano sufficienti per un ritorno definitivo a casa, una decisione che potrebbe arrivare in qualsiasi momento.