Una giornata al mare si è trasformata in un dramma che ha scosso la riviera Nord di Pescara. Una bambina di circa 12 anni, di origini straniere, ha perso la vita dopo essere annegata nelle acque dell’Adriatico. Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di giovedì, in uno dei tratti più frequentati del litorale abruzzese.
Secondo le prime ricostruzioni, la giovane stava facendo il bagno in compagnia del fratello e della sorella, mentre la baby-sitter si prendeva cura del più piccolo della famiglia, rimasto a riva. Sarebbero stati proprio i due fratelli maggiori a lanciare l’allarme, accorgendosi improvvisamente che la sorella era scomparsa tra le onde. A quel punto, è partita immediatamente la macchina dei soccorsi.
I bagnini della Lifeguard, presenti in quel tratto di spiaggia, si sono attivati per le prime ricerche, ma le operazioni si sono estese in breve tempo con l’intervento di numerosi mezzi e uomini. Sul posto sono arrivati gli operatori del 118 con un’ambulanza medicalizzata e una via mare, unità della guardia costiera, polizia locale, guardia di finanza, sommozzatori dei vigili del fuoco e, soprattutto, l’elicottero del corpo nazionale dei pompieri.
Proprio grazie al mezzo aereo, due sommozzatori sono stati calati in acqua in prossimità delle scogliere frangiflutti, dove poco dopo è stato ritrovato il corpo della bambina. Le condizioni erano già gravissime: i soccorritori hanno tentato manovre di rianimazione sia sul posto sia durante il trasporto verso l’ospedale civile di Pescara, ma ogni tentativo si è rivelato inutile.
La 12enne è deceduta poco dopo l’arrivo al pronto soccorso, lasciando nello sconforto la famiglia e quanti hanno assistito impotenti alla scena. Sul caso sono in corso ulteriori accertamenti per ricostruire con esattezza la dinamica della tragedia.