Fa la colf per 5 mesi in Svizzera e 20anni dopo gli arriva una lettera: "La sua pensione…" (1 / 2)

Fa la colf per 5 mesi in Svizzera e 20anni dopo gli arriva una lettera: "La sua pensione…"

Il mondo pullula di storie che vengono alla luce improvvisamente e che, alla velocità della luce, fanno il giro del web, lasciando di sasso gli utenti. Sono storie che invitano a riflettere, dal momento che, a seconda dei diversi paesi, lo scenario lavorativo è di gran lunga diverso.

Sono in tanti coloro che lasciano il proprio paese d’origine per recarsi in cerca di fortuna fuori. Una scelta non facile, dal momento che si devono salutare gli affetti, i propri familiari, gli amici di vecchia data, i luoghi dell’infanzia, dell’adolescenza. Occorre ponderare tutto ma chi ha voglia di migliorare la propria vita, è costretto, spesse volte, a compiere queste scelte.

Non è facile adattarsi ad un contesto nuovo, con proprie abitudini, tradizioni, modus operandi che si ripercuotono nella sfera affettiva e lavorativa, proprio come recita un vecchio ma sempre attuale detto: “paese che vai, usanze che trovi”. Sono davvero in molti coloro che, a distanza di tempo, ritengono di aver compiuto la scelta giusta.

Nel paese d’adozione trovano un’occupazione stabile e, se sono fortunati, anche l’amore, mettendo su famiglia. La storia di cui sto per parlarvi riguarda una donna che ha fatto la colf per 5 mesi in Svizzera.

Dopo 20 anni le è arrivata una lettera il cui contenuto è davvero forte, riguardante la sua pensione. Vediamo insieme cosa è accaduto, in dettaglio, nella seconda pagina del nostro articolo.