Secondo le prime notizie circolate, un ordigno rudimentale sarebbe stato ritrovato a 700 metri di distanza dal palco di piazza Colombo. Le forze dell’ordine, già intervenute sul posto, stanno operando dopo essersi accertate dell’assenza di un rischio di deflagrazione.
Al momento l’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un atto dimostrativo voluto da qualcuno, per questo sono cominciate in maniera molto rapida le indagini attorno a quanto accaduto. Non appena si è notato il pacco sospetto le autorità sono intervenute, facendo scattare il protocollo previsto in questi casi.
Pare che l’ordigno rudimentale non fosse nascosto ma piazzato alla base di un palazzo nei pressi di via Fiume, lasciato a terra a pochi metri dalla ruota posteriore di uno scooter posteggiato lì vicino, lontano dalla zona rossa costantemente presidiata dalle forze dell’ordine. Esiste infatti una zona attorno all’Ariston a cui possono accedere soltanto gli addetti ai lavori e ovviamente gli artisti che devono entrate al teatro.
All’interno del pacco, ma si tratta di indiscrezioni ancora da verificare, sarebbe stato ritrovato circa un chilo di polvere da sparo, degli oggetti di metallo e un innesco tradizionale a lenta combustione. Comunque al momento la zona è stata transennata e non è possibile accedere a nessuno, questo in attesa che vengano svolti tutti i rilievi del caso. Nelle settimane precedenti il Festival si era tenuto un incontro al Ministero dell’Interno per eventuali atti del genere. Nelle prossime ore si potranno conoscere sicuramente ulteriori dettagli su quanto avvenuto al Festival di Sanremo e su questo ordigno bomba rudimentale ritrovato a pochi metri dal teatro Ariston.
C’è stata comunque apprensione tra la popolazione e gli attesi artisti del Festival che da giorni sono impegnati nella kermesse canora tra le più importanti al mondo. Le indagini sono quindi tutt’ora in corso su questo episodio a dir poco assurdo verificatosi poco prima della penultima serata del Festival di Sanremo. La notizia è stata ripresa da molti media nazionali che stanno seguendo con molta attenzione il caso.