Esito autopsia sul corpo di Sara: cos’hanno trovato (2 / 2)

La tremenda vicenda di Sara Campanella ha scosso profondamente l’opinione pubblica. La giovane, appena 22enne, è stata aggredita dal suo collega di facoltà, Stefano Argentino, con il quale aveva già avuto problemi in passato. Nonostante le ripetute richieste di Sara di essere lasciata in pace, Argentino non aveva mai smesso di perseguitarla.

Nonostante queste parole, Argentino non ha mai rispettato i suoi desideri, continuando a insistere fino a quella giornata in cui ha deciso di ucciderla. Il giovane, durante l’interrogatorio, ha confessato il delitto, ma la sua versione dei fatti resta poco chiara. Ha dichiarato di aver avvicinato Sara per avere informazioni su un’operazione medica che la ragazza aveva subito, ma anche per chiedere spiegazioni sul motivo per cui non aveva risposto a un messaggio di gennaio.

Secondo Argentino, quando Sara si è mostrata fredda e distante, ha perso il controllo e si è scagliato contro, ma non ha voluto approfondire la dinamica, limitandosi a dire di essere fuggito nel panico, senza sapere come reagire. Cosa è emerso dai primi risultati dell’esame autoptico?

L’esame autoptico ha confermato che la ragazza è stata colpita con cinque coltellate, di cui una alla giugulare, letale, e un’altra che le ha perforato il polmone, provocando un’agonia di alcuni minuti. Il femminicidio è stato il culmine di una serie di comportamenti ossessivi da parte di Argentino. La 22enne aveva cercato più volte di allontanarlo, chiarendo in modo esplicito che non aveva alcun interesse nei suoi confronti, ma questo rifiuto non ha fatto altro che alimentare l’ira del compagno di Università.

I suoi funerali, previsti per lunedì 7 aprile a Misilmeri, saranno celebrati nella chiesa San Giovanni Battista, e la funzione sarà presieduta dall’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice. L’intera cittadina ha proclamato il lutto cittadino per rendere omaggio alla giovane vita spezzata.