Sinisa Mihajlovic si è spento a soli 53 anni a causa della recidiva che non gli ha lasciato scampo. Nonostante il trapianto di midollo osseo, il mostro è stato più forte di lui, della sua grinta, della sua forza di volontà.
Sinisa, grande campione sui campi di calcio e nella vita, se n’è andato dopo aver combattuto per 3 anni e tutti, tifosi e non, ricorderanno le sue raggelanti parole, proferite a luglio 2019, in conferenza stampa.
Supportato dall’affetto della sua grande famiglia, del suo porto sicuro, il campione ha affrontato i ricoveri ospedalieri, le pesanti cure, con lo spirito di un leone, con il cuore di chi sa confortare chi si trova nella sofferenza.
Si è sempre ricordato di chi sta male, ha sempre dedicato loro una parole di conforto, fino a quando la morte non lo ha travolto e la notizia del suo decesso ha fatto il giro del mondo.
Non c’è nessuno che non si sia rattristito dinnanzi alla sua morte, perché Sinisa è una leggenda. Proprio per questo, una frase pronunciata su di lui da Eros Ramazzotti non è passata inosservata.