"Era incastrata lì". Italia, ennesimo dramma all’asilo: soccorritori senza parole (2 / 2)

Ancora una volta, un  asilo nido comunale è divenuto teatro di un tremendo episodio che, in men che non si dica, ha scosso milioni di italiani, stretti attorno ai familiari di una piccola alunna, protagonista, suo malgrado, di una vicenda a dir poco raggelante di cronaca nazionale.

Nell’asilo  di Maiori, una  bambina di due anni   si è chiusa accidentalmente l’indice della mano destra nella porta del bagno, perdendo una porzione della falange del dito.

Il personale presente ha dovuto gestire in quei minuti concitati un’emergenza gravissima, in un contesto dove la prontezza d’azione è tutto. L’aggravante risiede proprio nei soccorsi arrivati tardi, un ritardo ora al centro delle verifiche. La notizia ha generato una forte apprensione tra i genitori della zona, che ora chiedono risposte concrete sulle condizioni di sicurezza della struttura.

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Nonostante l’asilo sia stato inaugurato di recente, nel 2023, grazie a fondi regionali, l’incidente apre un interrogativo sulle misure preventive adottate. Le autorità competenti hanno dato il via a un’indagine serrata. L’obiettivo principale è quello di far luce sulla dinamica che ha portato al grave infortunio e, soprattutto, verificare il rispetto di tutte le normative di sicurezza previste per le strutture che accolgono bambini così piccoli.

Si attende ora l’esito formale dell’inchiesta per attribuire eventuali responsabilità al personale o alla gestione della struttura. L’incidente ha riacceso i riflettori su quanto sia fragile la routine quotidiana e su come ogni dettaglio di sicurezza in un luogo per l’infanzia debba essere monitorato con la massima attenzione.