
Nel panoramatelevisivo italianodel 2025, Enzo Iacchetti èormai un voltonoto non soloper il suo storicoruolo satiricoa “Striscia laNotizia”, maanche per lepolemiche accese che alimenta durante le sueapparizioni a“È sempre Cartabianca”, il talkshow condottoda Bianca Berlinguer. Da qualchetempo, Iacchetti è divenutoprotagonistadi monologhiin cui l’ironiasi mescola auna critica veementecontro istituzioni politiche, religiose emediatiche.
Nelcorso dell’ultimapuntata, le sueattenzioni sisono indirizzatedirettamentea Papa LeoneXIV, con una sortita che ha destato discussionie attirato l’attenzione disocial, mediae commentatoripolitici. Iacchetti haesordito criticando il silenzio del governoitaliano sullacrisi della Striscia di Gazae l’occupazionedella Cisgiordania, ma il suobersaglio principaleè diventato ilPontefice. “Stanno tutti zitti,” ha dichiarato il comico, “Il Papa haparlato di antisemitismo, ha dettodi fare attenzionee che la Chiesalo combatterà, ma di qualeantisemitismosta parlando? Lo fanno loronei confronti degli ebreiveri. Dove vala Chiesa a lottare control’antisemitismo? I missionariin Africa lottano per la vitadella poveragente.”

Con questeparole, Iacchetti ha sollevato accuse pesanti verso l’inerzia dellamassima autorità religiosacattolica, ritenendo insoddisfacenti le“frasi di circostanza” e chiedendo un’azioneconcreta. Nonsi è limitatoa contestarele prese di posizionepubbliche; haanche suggerito, provocatoriamente, che laChiesa dovrebbeimpegnarsi dipiù, avanzandorichieste disanzioni e unostop alla venditadelle armi, misure che secondolui sarebberola vera rispostaai problemiinMedio Oriente. Il suo sarcasmo tipico è tornato quando haironizzato sulrischio che,prossimamente, venga dettoche si vendanoarmi anche inVaticano. Iltono è quellodella provocazione, ma ilmessaggio è chiaro: basta parolegeneriche, servono fatti.
Durante ilsuo intervento, Iacchetti haanche criticato duramenteil progetto delPonte sullo Stretto di Messina, definendolo inutile edannoso sia perl’economia localeche per il bilancio dello Stato, e criticandoil sistema mediatico italiano, soprattuttoMediaset e laRai, accusatidi mettere atacere le vociscomode, specialmente sui temidi Gaza e dellecrisi internazionali. La criticaal governo èdiretta e viscerale: “Non bastano più le frasi, bisogna agire,” ha dichiarato, sottintendendo che le autorità dovrebberoesercitare unapressione moltopiù forte a livellointernazionale, invece di limitarsi a dichiarazioni di facciata.
Ha lamentato anche il climapesante in Italia, un’atmosferache a suo direrende i giovanidemoralizzatie allontana lapossibilità diuna reale informazione libera. Secondo Iacchetti, la responsabilità di questoappiattimentoè tanto dellapolitica quantodei media convenzionali, troppotimidi o consensuali sui temipiù scomodi. La provocazionedi Iacchettisu Cartabiancaha fatto il girodel web e delletestate online, dividendo ilpubblico trachi ne apprezza il coraggioe chi lo accusa di eccessivo protagonismoe mancanza dirispetto versole istituzioni.