A partire dal 30 dicembre, entreranno in vigore le nuove cure e prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionale gratuitamente o con il pagamento del ticket. I cittadini potranno contare su nove cure gratuite, riguardanti, peraltro, aspetti molto disparati tra loro, in modo da fronteggiare più richieste. Esse, ci dice l’Ansa, riguardano la procreazione medicalmente assistita (Pma), le protesi di ultima generazione, ad esempio.
Parliamo di un aggiornamento dei tariffari che non avveniva dagli anni 90, per cui capiamo bene quanto preziosa sia questa novità. Le terapie garantite, ci dice l’Ansa, riguardano la consulenza genica, l’adroterapia, l’enteroscopia con microcamera ingeribile e la radioterapia stereotassica, gli apparecchi acustici a tecnologia digitale, le attrezzature domotiche e i sensori di comando, gli arti artificiali a la tecnologia avanzata e i sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.
Dopo una marea di anni, finalmente gli aggiornamenti sono stati fatti e interessano oltre 3mila prestazioni di specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica. Non è tutto, in quanto sono state introdotte prestazioni diagnostiche e terapeutiche avanzate, erogabili ora in laboratorio, come ad esempio alcune forme di radioterapia e terapie biologiche innovative, modificando le tariffe per alcune procedure legate alla cataratta e altre prestazioni oculistiche.
Non mancano nuovi ausili per la mobilità e le calzature ortopediche, così come la copertura per le videocapsule monouso per diagnosi di patologie intestinali. Certamente la data del 30 dicembre è un grosso passo in avanti per la tutela dei diritti degli italiani ma non si può esultare del tutto.
Il motivo? L’aggiornamento non riguarda patologie molto diffuse, come l’endometriosi, la fibromialgia, alcune prestazioni dietistiche ambulatoriali che sono un supporto per la gestione di patologie croniche come diabete, ed in generale molte prestazioni innovative che sono intervenute dopo il 2017. Occorrerebbero, dicono da Cittadinanza attiva, un monitoraggio costante dei Lea, un aggiornamento del Decreto Tariffe, con cadenza biennale, un rafforzamento del monitoraggio dei Lea, per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini.