Si è spento a 94 anni Emilio Fede, una delle figure più note e divisive del giornalismo televisivo italiano. Volto familiare per milioni di telespettatori, Fede ha costruito la sua carriera prima alla Rai e poi come direttore del Tg4 di Rete 4, diventando simbolo di un’epoca televisiva caratterizzata da stili forti e riconoscibili.
Nato il 24 giugno 1931 a Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia, Fede iniziò la sua carriera giornalistica collaborando con testate come Il Momento e Gazzetta del Popolo. Nel 1961 entrò in Rai, dove divenne inviato speciale in Africa, realizzando reportage in oltre 40 paesi. Nel 1976 assunse la direzione del TG1, ruolo che ricoprì fino al 1982. Successivamente, passò a Fininvest, dove diresse Studio Aperto e, dal 1992 al 2012, il TG4 .
Nel corso della sua carriera, Fede è stato coinvolto in diverse controversie legali. Nel 2017, fu condannato a tre anni e sei mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta, accusato di aver sottratto 1,1 milioni di euro destinati a prevenire il fallimento dell’agenzia di Lele Mora.
Dopo il suo ritiro dalle scene pubbliche, Fede è tornato in televisione nel 2022 come ospite fisso nel talk show Punti di vista, trasmesso su Cusano Italia TV. Nel corso degli ultimi anni, le sue condizioni di salute sono peggiorate, portandolo a vivere lontano dalle luci della ribalta.
Tra i tanti messaggi per ricordare il compianto giornalista che, nel bene e nel male, ha fatto la storia dell’informazione italiana, spicca quello di Andrea Scanzi. scoppia la bufera per le parole del noto giornalista di La7. Che cosa ha detto? Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.