"Emanuele Ragnedda si è tagliato le vene, ritrovato in una pozza ematica" (2 / 2)

Secondo quanto si apprende proprio in questi minuti dalla stampa nazionale Emanuele Ragnedda reo confesso del delitto di  di Cinzia Pinna sarebbe stato trasferito dal penitenziario di Bancali in ospedale, nel reparto di Psichiatria. Da quanto appreso avrebbe compiuto gesti autolesionistici, forse tentando di togliersi la vita tramite tagli alle vene.

Ragnedda proprio nella mattinata di oggi 7 ottobre 2025  avrebbe dovuto incontrare il suo legale, Luca Montella. Al momento da quanto si apprende l’avvocato si starebbe recando in ospedale per verificare le condizioni del suo assistito, molto probabilmente dopo la visita in ospedale effettuerà alcune dichiarazioni.

Da quanto si apprende la notizja è riportata da Unione Sarda e anche dall’agenzia Ansa. Negli scorsi giorni aveva anche parlato la stessa mamma di Ragnedda.

“Mio figlio se ha sbagliato deve pagare. Sono io la prima a fargliela pagare” – aveva detto la donna, la quale aveva mostrato la propria vicinanza anche alla famiglia di Cinzia Pinna.

“Riguardo alla famiglia della donna? Non ho parole. Io sto piangendo prima per loro e dopo per mio figlio. Ma prima per loro”- aveva affermato la signora Ragnedda che non si aspettava neanche lei che il figlio potesse compiere un atto di questa gravità ovvero togliere la vita ad un’altra persona.

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Al momento rimane da capire il movente di tanta forza utilizzata contro la Pinna, ricordiamo che Ragnedda avrebbe colpito la donna con una rivoltella dichiarandosi di essersi dovuto difendere. Sono anche indagati un 26enne lombardo e la compagna dello stesso Ragnedda, Rosamaria Elvo.

Secondo indiscrezioni Ragnedda sarebbe stato trovato circondato da liquido ematico la situazione è in aggiornamento continuo i dettagli sono davvero eclatanti e molti importanti.