Sono passati molti anni dalla sparizione di Emanuela Orlandi, una ragazza di 15 anni, di cui si sono perse le tracce a Roma il 22 giugno 1983. figlia di un dipendente della Prefettura vaticana.
Di Emanuela sappiamo che era una studentessa che aveva appena terminato il secondo anno al convitto nazionale Vittorio Emanuele II. Di lei non si seppe più nulla, dalle ore 19 del 22 giugno, dopo essere uscita da una lezione di musica in piazza Sant’Apollinare.
Poco prima delle 19, la ragazza telefonò a casa. dicendo che avrebbe fatto tardi perché non passava l’autobus, aggiungendo anche che era stata appena avvicinata da un uomo che le aveva proposto un lavoro di volantinaggio.
Dato che la Orlandi viveva all’interno delle mura pontificie, sin da subito le indagini, le inchieste portate avanti dai giornalisti che all’epoca seguirono questo intricatissimo caso, si concentrano sugli ambienti vaticani.
In particolare, prese piede l’ipotesi che il sequestro di Emanuela fosse stato ordinato e portato a termine per esercitare pressioni volte a liberare Ali Agca, l’uomo che aveva sparato a Papa Giovanni Paolo II. In queste ore, però, l’attenzione attorno alla scomparsa della Orlandi, tra molteplici piste seguite e i disperati appelli del fratello, grazie anche alla trasmissione Chi l’ha visto, dove è stato spesso ospite nel corso di tutti questi anni, si è concentrata attorno ad una clamorosa notizia.