Emanuela Orlandi, la confessione a 39 anni dalla scomparsa: “Ecco dove è sepolta” (2 / 2)

Il caso coinvolse lo Stato Vaticano, lo Stato Italiano, l’Istituto per le opere di religione, il Banco Ambrosiano e alcuni membri la Banda della Magliana. Ad oggi, nonostante l’archiviazione dell’inchiesta, la scomparsa della Orlandi resta irrisolto. Su Repubblica del 6 agosto 2022, il famoso quotidiano ha messo all’attenzione dei lettori un verbale, risalente al 2008, in cui Salvatore Sarnataro racconta la confessione che suo figlio Marco, presunto rapitore della Orlandi, al servizio della Banda della Magliana, morto nel 2007 a soli 46 anni, gli aveva fatto.

Questo quando riportato su Repubblica: “Dopo aver lungamente riflettuto ho deciso di riferire alle signorie vostre quanto appreso da mio figlio Marco alcuni anni fa in relazione alla vicenda di Emanuela Orlandi. Poco tempo dopo il sequestro, ricordo che eravamo Regina Coeli, sia io che mio figlio. Quest’ultimo durante l’ora d’aria mi confessò di aver partecipato al sequestro dell’Orlandi nei termini seguenti: mi disse che per diversi giorni, sia lui che “Ciletto” e “Giggetto”, pedinarono Orlandi per le vie di Roma su ordine di Renato De Pedis, da loro chiamato il “Presidente”.

Salvatore Sarnataro nel corso del verbale-confessione, ha aggiunto: “Mio figlio mi disse che dopo averla pedinata per alcuni giorni, ebbero da De Pedis l’ordine di prelevarla. Marco mi riferì che l’avevano fatta salire su una Bmw berlina a piazza Risorgimento ad una fermata dell’autobus. La ragazza salì sulla macchina senza problemi. […]. Quindi la condussero al laghetto dell’Eur dove li stava aspettando Sergio, che era l’autista e uomo di fiducia di De Pedis. […]. Io non so davvero perché Marco decise di raccontarmi del suo ruolo nel sequestro dell’Orlandi, io compresi subito che stava passando un periodo di grande paura”.

Si è sempre ritenuto che, dietro la scomparsa di Emanuela, ci fosse la Banda della Magliana. Lo stesso Raffaello Fanelli, uomo di fiducia dell’ex cassiere della Banda della Magliana, come è stato riportato su Più Donna, dichiarò che Nicoletti era preoccupato per la ragazza seppellita nella costruzione di Torvaianica.

Anche Sabrina Minardi, l’amante di Enrico De Pedis, capo della Banda della Magliana all’epoca della scomparsa della Orlandi, disse: “ Da quello che ho potuto apprendere Emanuela Orlandi morì subito dopo il sequestro per un ‘incidente’ e per questo la Banda della Magliana la seppellì nella costruzione”. Il corpo della Orlandi giace davvero a Torvaianica? Quanto la famosa organizzazione criminale operante a Roma e in tutto il Lazio ha a che fare con la sua scomparsa?