La sparizione di Emanuela Orlandi continua ad essere un mistero ma la commissione bicamerale d’inchiesta sulla scomparsa di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi ha ricevuto un famoso musicista, che frequentava la stessa scuola di musica della ragazza scomparsa, ai tempi in cui si lei non si seppe più nulla.
Lui si chiama Alberto Laurenti, è un compositore e produttore musicale italiano, molto versatile nell’unire generi e culture musicali. Ha collaborato con Franco Califano, Renato Zero, Tiromancino, Gabriella Ferri, Nino D’Angelo e Roberto Murolo. Laurenti è appassionato per i suoni mediterranei e ha creato l’album Al Crocevia della Musica, caratterizzato da strumenti e sonorità provenienti da tutto il Mediterraneo, oltre ad aver realizzato il gruppo Rumba de Mar e fondato l’Ensemble Ethnique.
Il suo nome è stato fatto dal telefonista americano del caso di Emanuela Orlandi, il quale ha parlato di una presunta simpatia tra Laurenti ed Emanuela. Il famoso musicista, interpellato dalla commissione, ha dichiarato: “Evidentemente questo americano aveva a che fare con Emanuela o lo sapeva, non so cosa altro dire». Quando gli è stato chiesto in quanti fossero a conoscenza di questa simpatia reciproca con Emanuela, Laurenti ha detto: “Quando mi interrogarono a Roma credo avevano già avuto modo di verificare che su un diario di Emanuela c’era scritto il mio nome per queste cose stupide che avvengono quando si ha 15 anni”.
Laurenti ha ribadito che fra lui e Emanuela c’era solo un’innocente simpatia“. Come riportato da Il Messaggero, ha aggiunto davanti alla commissione: “Ho un bel ricordo, suor Dolores dirigeva con una gradevole serietà scolastica. Con Emanuela non eravamo amici, non avevo neppure il suo numero di telefono. C’era soltanto un’innocente simpatia, niente di più. Era una ragazza bella, acqua e sapone, timida. Ma è stato tutto ingigantito”. L’Americano, in una delle tante telefonate alla famiglia Orlandi, ha fatto il suo nome in quanto era annotato sul diario di Emanuela. Questo, se verificato, potrebbe confermare che l’Americano ha avuto accesso agli oggetti di Emanuela Orlandi. Laurenti ha aggiunto: “Ma non sono mai stato contattato dalla famiglia Orlandi . Non conosco neanche suo fratello, gli ho soltanto inviato una mia traccia per interposta persona”.
Nel giorno della sparizione della cittadina vaticana, Alberto Laurenti, che si trovava ad Orvieto per il servizio militare, aveva raggiunto l’ospedale Celio per sottoporsi ad un intervento dermatologico. Il musicista, ricevuto dalla commissione d’inchiesta, ha ricordato che la squadra mobile lo ha interrogato qualche mese dopo la scomparsa della 15eenne. Su questo, ha detto: “L’agente che mi ha interrogato urlava molto, avvertivo molta tensione nella stanza. Forse erano arrabbiati e agitati per non aver ancora avuto alcuna informazione in due mesi”. Emanuela è scomparsa dalla stessa scuola frequentata da Alberto Laurenti ma lui ha precisato: “Non la ricordo all’uscita di scuola, le andava a prendere l’autobus per il Vaticano, ma a quell’ora tutti correvano via” per poi chiosare: ” Secondo me è successo qualcosa di gravissimo, ma ci sono ancora tanti interrogativi”.