"Emanuela Orlandi è viva, ora posso dirlo" La rivelazione improvvisa (2 / 2)

Mehmet Alì Agca, l’autore dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II, ha deciso di fare delle rivelazioni sconvolgenti sul caso della Orlandi. Ormai affetto da una patologia terminale e con poco tempo da vivere, ha raccontato la sua versione sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, non essendo stato ascoltato dalla Commissione d’inchiesta.

“Ho poco tempo da vivere. Perciò voglio liberarmi la coscienza e spiegare quel che so sulla scomparsa di Emanuela Orlandi”, ha detto l’uomo. In un video, l’ex membro dei Lupi Grigi ha accusato il Vaticano della sparizione di Emanuela, collegandolo al segreto di Fatima e definendo questo gesto opera di un’entità segreta chiamata “Entità” o “Satana”.

Secondo Agca, Emanuela sarebbe ancora viva, nascosta in un convento di clausura con una nuova identità, e ha lanciato un appello a papa Francesco per liberarla. Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ritiene che Agca creda veramente a ciò che dice, basandosi su promesse fatte all’epoca del suo arresto.

“ La scomparsa è avvenuta proprio nel 1983, anno Santo -ha dichiarato Agca- È stato il Vaticano a rapire Emanuela Orlandi. È una cosa allucinante, ma è l’unica verità questa. Da quarantuno anni la tengono in un paese cattolico con la protezione di un governo cattolico, e questo lo potete capire anche dall’intervista del padre di Emanuela. Lui era sicuro che fosse viva. Gli avevano detto che l’avrebbero riportata a casa dopo poco tempo, dopo la mia liberazione. Naturalmente il piano non è andato come pensavano loro. Dio aveva un suo piano impenetrabile, incomprensibile”.

Tuttavia, i documenti che dovrebbero sostenere le sue affermazioni non sono mai stati presentati. Intanto, il magistrato Ilario Martella, che sarà ascoltato dalla Commissione, sostiene che esista una connessione tra la scomparsa di Emanuela e l’attentato a Wojtyla.