I funerali di Eleonora Giorgi, officiati da Antonio Staglianò, vescovo emerito di Noto e dal novembre sorso rettore della basilica romana di Santa Maria in Montesanto si sono svolti perfettamente in linea con le disposizioni che la stessa attrice ha voluto, in termini organizzativi. Di queste, Eleonora aveva parlato direttamente in un’intervista rilasciata a Vanity Fair, a cui ha dichiarato: “Ho un’amica molto spiritosa, che ridere! Ultimamente le ho telefonato e le ho detto: senti, il funerale lo organizzi tu. E le ho specificato: devi fare un servizio eccellente”.
Eleonora desiderava che il suo ultimo saluto fosse accompagnato da due canzoni da lei scelte per l’ingresso e per l’uscita dalla messa funebre: A whiter shade of pale (1969) dei Procol Harum e Wish you were here (1975) dei Pink Floyd e così è stato. La bara, con sopra una corona di fiori bianchi, è arrivata puntuale, alle 15:45, in chiesa, accompagna da un lunghissimo applauso, con tante voci. con sopra apposta la foto dell’attrice, con i suoi boccoli meravigliosi, da giovane, mentre guarda di lato.
Tanti i volti noti del mondo dello spettacolo, da Carlo Verdone a Ornella Muti Christian De Sica, che hanno deciso di prendere parte alla cerimonia funebre, oltre a tanta gente comune che, sin da quando Eleonora ha scelto di raccontare la neoplasia, l’hanno sempre seguita e supportata con messaggi virtuali di coraggio.
I giornalisti dei tg e i fotografi hanno documentato il triste momento, con scatti e articoli che caratterizzeranno le pagine della nostra storia, sebbene si tratti di pagine buie in quanto parlano della scomparsa di una figura iconica del nostro cinema, oltre che un esempio di tenacia, raffinatezza, resilienza sino alla fine.
Mentre continuano ad arrivare messaggi di cordoglio, da ogni angolo d’Italia, l’attenzione delle telecamere è caduta su Massimo Ciavarro, pietrificato, all’ingresso della chiesa, rimasto per alcuni secondi sconvolto, sino a varcare la porta e a continuare a seguire il feretro, che è stato apposto al centro dell’altare. Gli occhi tecnologici sono finiti su di lui che, sino alla fine, è stato vicino ad Eleonora, e di cui ha rimarcato la bellezza, rimasta indelebile anche nonostante il brutto male. L’amore si trasforma ma l’affetto, la stima e il frutto del loro legame, resta.