Elena Del Pozzo, la clamorosa svolta: ecco cosa è emerso dai nuovi rilievi (2 / 2)

I frame dei video girato dalla telecamera di videosorveglianza dell’asilo, fanno venire i brividi: riprendono la bambina correre tra le braccia della madre, venuta un’ora prima a prelevarla. Si, perché aveva premeditato tutto, nei minimi dettagli. Gli stessi video, trasmessi nel corso della puntata di Quarto Grado, andata in onda venerdì sera, hanno portato i RIS a sequestrare le scarpe della Patti che verranno analizzate. Dall’esame attento delle suole potrebbe arrivare una svolta nelle indagini.

Ma ripercorriamo quello che ha fatto la Patti quel maledetto 13 giugno: alle 8.54 viene ripresa mentre tornava a casa dopo aver trascorso una serata in compagnia di amici. Alle 9:04. riesce, a bordo della sua 500 grigia, con la quale si ferma in uno spiazzo, col bagagliaio rivolto verso il campo in cui Elena Del Pozzo verrà fatta ritrovare cadavere.

Per gli investigatori, quelli sono i minuti in cui avrebbe prelevato dal baule la zappa e la pala, portati nel luogo in cui poco dopo avrebbe scavato la fossa in cui nascondere il corpo della figlia. Tornata nella sua abitazione attraverso forse una strada alternativa, è apparsa poco dopo a piedi, in tenuta da jogging, arrivando nella piazzola dove poco prima aveva sostato con la sua auto, rimanendo sul posto per 40 minuti, per poi rientrare a casa correndo.

Sono proprio le suole delle scarpe bianche indossate dalla Patti, e sequestrate dai Ris, a poter segnare la svolta perché sotto le scarpe potrebbero esserci tracce del terriccio, compatibile con quello del campo dell’orrore, in cui Martina ha scavato la buca.

La Patti, nei suoi interrogatori, tra i tanti non ricordo, aggiunge bugie. La donna non ha mai neanche lontanamente accennato alla corsa fatta quella mattina, dichiarando di aver studiato per gli esami rimasti al conseguimento della laurea in Infermieristica. Presto, dunque, potrebbe arrivare la tanto attesa svolta.