Dramma sfiorato ieri sera all’Artemio Franchi di Firenze, dove la partitissima tra Fiorentina e Inter è sospesa e rinviata a causa del malore di Edoardo Bove. Mani nei capelli, pianti e urla disperate quelle dei giocatori in campo e dei suoi compagni di squadra, mentre i tifosi sugli spalti, in un silenzio spettrale, hanno assistito alle prime disperate manovre di rianimazione.
Il cuore di Edoardo Bove, dopo il grave episodio di arresto cardiaco, ha ripreso a battere e il giocatore è tornato cosciente. Al risveglio, ha comunicato con i familiari e il suo allenatore, Raffaele Palladino, rassicurandoli sul suo stato di salute. Ora è vigile, estubato e sotto osservazione presso l’ospedale Careggi, dove si attendono ulteriori esami cardiologici e un nuovo bollettino medico.
L’arresto cardiaco è stato causato da un’aritmia nota come “torsione di punta“, associata a un disturbo dell’attività elettrica del cuore, il QT lungo. Questo tipo di aritmia è stato probabilmente innescato da un livello molto basso di potassio rilevato nelle prime analisi. Il rapido intervento medico in campo e durante il trasporto in ambulanza ha evitato il peggio.
Bove non presenta danni al sistema nervoso centrale né al sistema cardiorespiratorio e, sebbene non siano emerse anomalie cardiache nei controlli precedenti, l’equipe medica sta indagando per comprendere meglio le cause di questo evento imprevedibile. Al momento rimane in Terapia Intensiva, dove si sta riprendendo sotto sedazione.
L’episodio ha sollevato interrogativi sulla sua carriera sportiva futura, dato che in Italia le normative sono molto stringenti riguardo all’idoneità sportiva dopo eventi cardiaci; non a caso lo stesso Eriksen ha dovuto abbandonare la serie A, proseguendo la sua carriera all’estero. L’intera squadra medica e i tifosi continuano a supportare il giovane calciatore in questo difficile momento, con l’augurio che possa tornare presto alla normalità.