Rendere la cena come il pasto principale non è affatto consigliato. Mangiare in modo abbondante dopo un certo orario fa ingrassare di più e favorisce la sindrome metabolica, tra ipertensione, iperglicemia, dislipidemie e obesità addominale.
Sono numerose e molto gravi le patologie associate alla sindrome metabolica: si registra un maggior rischio di diabete, di infarto, di cancro, di steatosi e cirrosi epatica, di broncopatie croniche e anche di malattie neurodegenerative. E’ ormai acclarato scientificamente come una colazione abbondante e una cena leggera prevengono la sindrome metabolica e la resistenza insulinica.
Quello che consiglia la scienza è di concentrare il periodo in cui si mangia in 6-8 ore al giorno, quello che è noto con time restricted feeding e che consiste, per esempio, nel fare colazione, pranzo e saltare la cena. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, in quanto migliorerebbero in tal modo tutti i parametri metabolici.
Non occorre per forza saltare la cena, specialmente se si parla di bambini o adolescenti, ma è comunque una pratica raccomandabile agli adulti sovrappeso. Il digiuno intermittente favorirebbe la prevenzione delle malattie neurodegenerative, perchè queste patologie avrebbero come comune denominatore la presenza di depositi di proteine malfunzionanti nelle cellule nervose, che con il digiuno verrebbero tutte smaltite.
A spingere le famiglie a concentrare il pasto più importante della giornata nelle ore serali è soprattutto il fatto che, con i ritmi forsennati di oggi, è rimasto l’unico momento in cui ritrovarsi. Non è però una giustificazione, perchè si può sempre cenare con la famiglia in modo sano e senza esagerare.