
La cerimonia in memoria di Beppe Vessicchio si è svolta nella chiesa dei Santi Angeli Custodi, a piazza Sempione, nel cuore di Montesacro, in un clima di grande compostezza e rispetto. Il funerale, voluto in forma ristretta dai familiari, è stato un momento di raccoglimento dedicato a una figura che ha lasciato un segno profondo nel panorama musicale e televisivo italiano. È probabile che Maria De Filippi non abbia preso parte alla funzione proprio per il carattere privato della celebrazione, ma il suo affetto è stato espresso in modo eloquente attraverso un gesto simbolico: una grande corona di calle bianche, appoggiata accanto all’ingresso della chiesa, con un nastro recante il suo nome.
Poco distante, una seconda corona, di color scarlatto, portava la firma del programma “Amici”, a testimonianza del legame indissolubile che univa il maestro alla trasmissione che lo aveva reso una presenza familiare per milioni di telespettatori. All’interno della chiesa, a rappresentare la grande famiglia del talent show, erano presenti volti noti come Lorella Cuccarini, Rudy Zerbi, Veronica e Giuliano Peparini, Rossella Brescia, Fiorella Mannoia e Valerio Scanu. Tutti hanno voluto rendere omaggio a un uomo che, con la sua competenza e la sua gentilezza, aveva saputo trasmettere ai giovani la passione per la musica e il rispetto per il lavoro artistico.

Durante gli anni trascorsi ad “Amici”, Vessicchio non era stato soltanto un direttore d’orchestra, ma anche un mentore, un educatore e un esempio di professionalità discreta, sempre pronta a mettere la musica al centro. L’ultima apparizione televisiva del maestro, avvenuta poco prima della sua scomparsa, era stata celebrata dalla produzione del programma con una clip commemorativa, un omaggio affettuoso che ha raccolto i momenti più intensi della sua esperienza nella scuola di “Amici”.
Il filmato si chiudeva con una frase destinata a rimanere nel cuore di molti: “Ciao Maestro, questa è e sempre rimarrà la tua casa”. Parole semplici ma cariche di riconoscenza, capaci di racchiudere l’essenza di un rapporto umano e professionale costruito negli anni. Fuori dalla chiesa, l’atmosfera era silenziosa e rispettosa. Tra i presenti, non mancavano musicisti, colleghi e amici, tutti uniti da un sentimento di sincero affetto. La figlia del maestro, nel ricordarlo, ha voluto sottolineare come il padre fosse stato “di tutti”, una figura amata e riconosciuta per la sua autenticità, esattamente come appariva sullo schermo.
E forse è proprio questa la sua eredità più preziosa: l’essere riuscito, attraverso la musica, a creare un ponte tra generazioni, mantenendo intatta la propria umanità. In quella giornata di commiato, la città di Roma ha accolto il saluto a un artista che ha saputo coniugare talento e sensibilità, rigore e calore, lasciando dietro di sé un esempio raro di coerenza e passione. L’omaggio di Maria De Filippi, discreto e silenzioso, ha racchiuso tutto questo in un gesto semplice ma profondamente sincero, confermando quanto la musica e la televisione italiana gli debbano ancora oggi.