Potremmo dire che la gastrite è la malattia dei nostri tempi, ovvero una patologia causata principalmente dallo stress, dalla fretta e dal nervosismo. Non che queste siano le uniche cause, ma spesso aggravano altre problematiche come, per esempio, un’infezione batterica, l’uso esagerato di antinfiammatori o l’abuso di alcool.
La gastrite è un disturbo che può presentarsi improvvisamente con una fase acuta caratterizzata da bruciore e dolore allo stomaco, nausea, gonfiore, senso di pienezza, vomito ed eruttazione. Se il disturbo si protrae nel tempo si può parlare di gastrite cronica che, in alcuni casi può causare un’ulcera gastrica.
I sintomi sono scatenati dall’indebolimento o il danneggiamento della mucosa gastrica che serve a proteggere le pareti dello stomaco dagli acidi della digestione: se la funzione protettiva della mucosa diminuisce, i succhi digestivi possono intaccare le pareti causando l’infiammazione che scatena i sintomi della gastrite.
Quando i segnali della gastrite colpiscono sporadicamente, e non sono particolarmente gravi, non è necessario ricorrere al dottore ma, se il malessere si presentasse spesso e gli episodi fossero di lunga durata, è meglio consultare il medico di famiglia per valutare la situazione.
Se dovesse essere necessario, e probabilmente a seguito di una terapia non risolutiva, il medico potrebbe inviare il paziente ad uno specialista in gastroenterologia.
In base alla causa che ha scatenato la gastrite il dottore, o lo specialista, prescriverà una cura che mirerà, innanzi tutto, all’eliminazione della causa scatenante. Ad esempio, se la gastrite è stata causata dall’abuso di farmaci, l’interruzione immediata della loro assunzione è fondamentale per ripristinare il normale stato della mucosa.
Alimentazione da seguire e cibi da evitare
Oltre alla normale terapia che verrà prescritta è opportuno seguire una dieta sana che non vada ad irritare ulteriormente lo stomaco. In primo luogo è assolutamente sconsigliata l’assunzione di alcool, tè e caffè ed è consigliato anche eliminare le sigarette, altro fattore scatenante dell’irritazione allo stomaco.
Una buona regola è fare pasti piccoli e frequenti, magari con orari costanti, questo aiuterà lo stomaco a non produrre un sovraccarico di acidi gastrici. Mangiare con calma e in serenità, masticando con cura il cibo, è un’ulteriore aiuto che si può dare al processo digestivo e non sarebbe male nemmeno se, finito il pasto, ci fosse qualche momento di tranquillità. L’ideale sarebbe fare una piccola passeggiata.
Per molte persone questo modo di consumare il pasto è un’utopia, tante mangiano un panino alla scrivania del proprio ufficio ma, dato che tra i fattori scatenanti della gastrite, lo stress occupa i primi posti, potrebbe essere giunto il momento di cambiare abitudini.
Una dieta sana, adatta a combattere il problema, dovrebbe comprendere l’assunzione di carne bianche, come pollo, tacchino e coniglio e prediligere formaggi freschi e magri. È opportuno evitare cotture che prevedano l’uso di molto condimento e preferire la cottura al vapore o alla griglia e poi condire il tutto con un filo d’olio a crudo.
Sono da evitare anche i cibi particolarmente ricchi di grassi e molto elaborati perché favoriscono una sovrapproduzione di succhi gastrici e facilitando il reflusso acido. Alcuni formaggi fermentati, come il gorgonzola e le carni affumicate sono altrettanto da evitare perché sono causa di acidità.
Un’altra buona abitudine potrebbe essere quella di fare colazione sostituendo il caffè con una buona centrifuga a base di carote.
La banana è la frutta più indicata per chi ha problemi di gastrite, ma sono ottime anche le pere. Sono invece sconsigliati gli agrumi ed i kiwi che sono troppo acidi. Tra le verdure sono poco indicate quelle molte fibrose e il pomodoro sarebbe da consumarsi, in piccole quantità, solo cotto.
I cibi che hanno un alto contenuto di fibre non sono indicati per chi soffre di gastrite perché stimolano gli attacchi dei succhi gastrici.
In conclusione, una sana dieta per combattere la gastrite è composta da una buona dose di calma e tranquillità, cibi sani e l’assunzione moderata di farmaci. Avere uno stile di vita sano ed equilibrato evita anche di incappare in situazioni di stress che possono portare ad episodi di attacchi di panico.