Il protagonista indiscusso di questa ondata è il nuovo ceppo K, una variante dell’influenza che si distingue per una trasmissibilità decisamente superiore rispetto al passato. Solo negli ultimi sette giorni, i dati ufficiali riportano oltre 800 mila casi in tutta Italia, segnando un picco che mette a dura prova la tenuta dei servizi assistenziali.
Da ormai diverso tempo, gli esperti stanno analizzando la situazione epidemiologica e i sintomi, molto variegati tra loro.In Campania, la situazione appare particolarmente critica: la regione si attesta come una delle zone con la maggiore incidenza di sindromi influenzali, con migliaia di cittadini colpiti simultaneamente. Il virus si manifesta con una sintomatologia classica ma virulenta, caratterizzata da febbre alta, dolori articolari intensi e spossatezza profonda, costringendo i pazienti a lunghi periodi di degenza.
I medici di base e i pediatri della Regione Campania segnalano che i più colpiti sono i bambini, ma l’aumento dei contagi sta interessando rapidamente anche la popolazione adulta e anziana.
Le autorità sanitarie raccomandano massima prudenza e ricordano l’importanza della prevenzione vaccinale, unico scudo realmente efficace contro le complicazioni più gravi legate al ceppo K.
L’appello degli esperti è chiaro: evitare i luoghi troppo affollati in presenza di sintomi e consultare immediatamente il proprio medico per una diagnosi tempestiva. La sfida per le prossime settimane sarà quella di gestire il picco atteso proprio durante le celebrazioni, cercando di limitare l’ulteriore diffusione virale in un territorio già fortemente sollecitato.