Ecco cosa succede a chi ha avuto il Covid: la conferma ufficiale (2 / 2)

Nell’ultima settimana, la percentuale di reinfezioni, ossia di coloro che avevano già avuto il Covid e sono stati ricontagiati, sul totale dei casi segnalati, è pari al 9,5%, purtroppo in aumento rispetto alla settimana precedente, quando il dato era pari all8.4%,.

A comunicarcelo è il report esteso dell’Istituto superiore di Sanità che aggiunge come, dal 24 agosto 2021 al 28 giugno 2022, sono stati segnalati 587.347 casi di reinfezione, pari a 4.0% del totale dei casi notificati. Queste le parole degli esperti dell’Iss: “In questa fase, caratterizzata dalla circolazione di varianti altamente trasmissibili c’è verosimilmente stato un forte aumento della quota di persone che hanno avuto un’infezione non notificata ai sistemi di sorveglianza per motivi legati a fenomeni di sottodiagnosi o ‘autodiagnosi’. Questo potrebbe portare alla sottostima del tasso di incidenza, e quindi del rischio relativo, ed efficacia vaccinale”.

Il report precisa che l’efficacia del vaccino, nel periodo di prevalenza della variante Omicron, ossia a partire dal 3 gennaio 2022, nel prevenire i casi di malattia sever, a è “pari a 68% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 68% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, 70% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni e pari all’86% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster”.

Gli esperti proseguono, dicendo che l’efficacia del vaccino nel prevenire la diagnosi di infezione da Sars-CoV-2 è: “pari al 39% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 31% tra i 91 e 120 giorni, 46% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale e pari al 53% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster”.

La variante Omicron 5 è decisamente più contagiosa, ma meno letale, rispetto alle precedenti. Il virus, nonostante l’arrivo dell’estate e delle temperature roventi che avrebbero dovuto tenerlo a bada, colpisce e anche troppo, come dimostrato dai dati del report in questione. Vaccini, mascherine al chiuso e isolamento in caso di positività, sono le regole per difendersi dalla variante e da adottare se si risulta positivi, oltre, naturalmente, all’osservanza di una buona igiene. In caso di  sospetta infezione, occorre rivolgersi subito al medico, che valuterà la terapia più indicata. Nei casi più gravi, essa potrebbe includere anche gli antivirali.