Dopo i recenti accadimenti in Iran sicuramente la situazione appare a dir poco molto complessa. Si teme adesso che quest’ultimo possa andare a colpire le basi militari USA in Medio Oriente per questo anche il nostro Paese ha effettuato una redistribuzione dei militari in queste ore. Sono anche tante le basi italiane che si trovano nell’area in questione.
Al momento il nostro Paese è in una situazione di relativa tranquillità visto che per il momento non è previsto un ingresso diretto nelle tensioni. Ci si sta però guardando attorno con l’aggiornamento delle liste di leva e se dovesse accadere quello che nessuno vuole ad essere chiamati per primi saranno le persone che sono nell’Esercito, Guardia di Finanza, Carabinieri e Aeronautica Militare.
Saranno esclusi i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale così come tutti i servizi di polizia civile. Ad essere chiamati per secondi saranno poi i cosiddetti riservisti ossia agli ex militari che hanno raggiunto il proprio termine di servizio da meno di 5 anni.
Non è previso almeno in un primo momento anche la chiamata per quanto riguarda i civili: questa ipotesi è molto remota e infatti i civili saranno chiamati a difendere il nostro Paese solo se quest’ultimo entri direttamente in tensione con gli attori in gioco e quando ci sia un reale pericolo per la stessa esistenza della nazione Italia. Insomma una situazione davvero molto particolare che nessuno si sarebbe aspettato. Qualcosa che sta preoccupando il mondo intero e anche ovviamente tutte le persone in età che potrebbero essere chiamate. Si chiama fino ad un massimo di 65 anni e se si è in salute non si può assolutamente rifiutare la chiamata.