Mentre l’Italia intera si sta stringendo attorno ai familiari dei 4 giovanissimi che hanno perso la vita nello schianto avvenuto all’alba, intorno alle 5 di stamattina, a Cagliari, a mezzo stampa spuntano le prime informazioni riguardo ai quattro ragazzi che purtroppo, sono stati strappati alla dimensione terrena.
I loro nomi e la loro storia hanno iniziato a diffondersi. Si chiamavano Najibe Zaher, Alessandro Sanna, Simone Picci e Giorgia Banchero. I due ragazzi e le due ragazze viaggiavano a bordo della Ford Fiesta assieme ad altri due, che sono ricoverati in gravi condizioni, quando, tutto ad un tratto, la vettura ha urtato un marciapiede all’altezza del cavalcavia dell’Asse Mediano, per poi ribaltarsi. Allo stato attuale, le cause dello schianto sono al vaglio degli inquirenti che stanno ricostruendo l’esatta dinamica dell’accaduto e, ovviamente, la causa.
Stando a quanto riportato su Fanpage.it e su diversi altri siti nazionali che si stanno occupando del triste caso, i quattro avevano trascorso la serata a ballare in discoteca, per poi recarsi ai in un locale di Monastir. Tornati a Cagliari, avevano deciso di riaccompagnare a casa una delle ragazze, a Selargius, per poi proseguire per Assemini, dove risiedeva l’altro giovane deceduto. Purtroppo a casa non sono più tornati vivi, dal momento che la Ford si è come sollevata dall’asfalto, è bruscamente caduta, per poi ribaltarsi svariate volte.
Quattro passeggeri sono stati espulsi dall’abitacolo, mentre gli altri due sono rimasti dentro. Ma chi sono i quattro ragazzi che hanno perso la vita? Si tratta di Najibe Zaher, studentessa di giurisprudenza di Selargius. Suo padre, Omar, è un immigrato palestinese, giunto a Cagliari quando era ragazzo, di professione biologo, oltre che consigliere comunale a Selargius.
Gli altri ragazzi deceduti sono la 20enne Giorgia Banchero, di Cagliari, il 18enne cagliaritano Simone Picci, il 19enne Alessandro Sanna, di Assemini, forse al volante della Ford Fiesta al momento dello schianto. Ad oggi è caccia alla causa dell’impatto. Una delle svariate ipotesi che si sta vagliando, in queste ore così concitate, è che il guidatore, essendosi reso conto all’improvviso di non poter imboccare la strada, abbia sterzato, forse a velocità sostenuta, per poter fare inversione di marcia, finendo rovinosamente contro il muretto. Presto ulteriori aggiornamenti.