"È ossessionato". Alberto Stasi e la parafilia: ecco cosa è emerso (2 / 2)

Alberto Stasi, in cella per il delitto di Chiara Poggi, avrebbe una una tendenza alla parafilia,  termine col quale si intende la tendenza ad avere interesse sessuale per per situazioni o stimoli insoliti o non tradizionali. Non si tratta di una  patologia, questo va precisato ma  nella relazione stilata dagli psicologi del penitenziario di Bollate , è riportato molto del profilo di Alberto.

In essa si parla dell’ “ossessiva visione di materiale pornografico […] fino alla sua meticolosa catalogazione nel pc, con tratti francamente eccessivi anche per un giovane alla scoperta della sessualità”. Materiale che, in alcuni casi, sarebbe stato anche “raccapricciante e violento”

Ed ancora: “Colpisce anche come, nella valutazione dell’empatia ed emotività, non vi siano accenni – si legge ancora – a quanto provato nel passato e nel tempo nei confronti dei genitori e parenti della vittima, o a sentimenti di rabbia, alle cause sottese e alle strategie di gestione.

Quando la Cassazione ha  condannato Alberto a 16 anni di reclusione,  ha ribadito che Stasi deteneva sul suo computer “migliaia di immagini e file a contenuto pornografico. Lo psicologo di Bollate ha comunque precisato che in Alberto sono presenti solo i tratti di tale psicopatologia,  mancando, invece, i requisiti che normalmente conducono alla diagnosi di vero e proprio disturbo parafilico.

Proprio ora che le indagini sono state riaperte, è emerso che Stasi conservava sul suo pc  tantissimi filmati tra cui dei  video intimi tra lui e Chiara e che uno di questi potrebbe essere stato visto da qualcuno, oltre che dalla coppia. Al momento  è solo una supposizione e saranno gli  investigatori a far luce su questo.