Alberto Stasi, in cella per il delitto di Chiara Poggi, avrebbe una una tendenza alla parafilia, termine col quale si intende la tendenza ad avere interesse sessuale per per situazioni o stimoli insoliti o non tradizionali. Non si tratta di una patologia, questo va precisato ma nella relazione stilata dagli psicologi del penitenziario di Bollate , è riportato molto del profilo di Alberto.
In essa si parla dell’ “ossessiva visione di materiale pornografico […] fino alla sua meticolosa catalogazione nel pc, con tratti francamente eccessivi anche per un giovane alla scoperta della sessualità”. Materiale che, in alcuni casi, sarebbe stato anche “raccapricciante e violento”
Ed ancora: “Colpisce anche come, nella valutazione dell’empatia ed emotività, non vi siano accenni – si legge ancora – a quanto provato nel passato e nel tempo nei confronti dei genitori e parenti della vittima, o a sentimenti di rabbia, alle cause sottese e alle strategie di gestione.
Quando la Cassazione ha condannato Alberto a 16 anni di reclusione, ha ribadito che Stasi deteneva sul suo computer “migliaia di immagini e file a contenuto pornografico. Lo psicologo di Bollate ha comunque precisato che in Alberto sono presenti solo i tratti di tale psicopatologia, mancando, invece, i requisiti che normalmente conducono alla diagnosi di vero e proprio disturbo parafilico.
Proprio ora che le indagini sono state riaperte, è emerso che Stasi conservava sul suo pc tantissimi filmati tra cui dei video intimi tra lui e Chiara e che uno di questi potrebbe essere stato visto da qualcuno, oltre che dalla coppia. Al momento è solo una supposizione e saranno gli investigatori a far luce su questo.