Tra gli ospiti della terza puntata di Belve di ieri sera, 10 ottobre, c’è stata la 75enne Emma Bonino che, ai microfoni di Francesca Fagnani, non poteva fare annuncio più bello. Finora tutti abbiamo atteso che la diretta interessata ci comunicasse proprio questo e, tempo al tempo, la lieta novella è arrivata.
Queste le parole della politica: “Sono guarita dal tumore. Devo fare ancora una tac di conferma, ma dopo 8 anni questo microcitoma indesiderato se ne è andato”. Chi è un paziente oncologico e tutti coloro che hanno a cuore le sue condizioni di salure, non possono che sperare che il brutto male vada via e così è stato. Ovviamente l’annuncio ha riempito di gioia i telespettatori, soprattutto coloro che hanno sempre seguito politicamente le vicende dell’ex senatrice e che, di conseguenza, hanno avuto a cuore il suo quadro clinico sin dalla scoperta della neoplasia.
Non sono mancati momenti piacevoli, come il ripercorrere l’infanzia, la voccazione politica nata dall’esperienza sofferta dell’aborto etc. Non è facile parlare di 40 anni di carriera in una sola intervista. La Fagnani ha chiesto alla Bonino: “Le hanno rinfaccaito una certa ambizione politica, lei come risponde?” e lei: “Le sembra un reato che le donne abbiano un’ambizione? Sono andata avanti e continuerò ad andare fin dove mi reggerrano le forze, spero a lungo… anzi, vi voglio dare una bella notizia: sono guarita dal . Devo fare ancora una tac di conferma, ma dopo 8 anni questo microcitoma indesiderato se ne è andato”.
Momenti di commozione generale che hanno ceduto il posto ad un lungo applauso. La Fagnani, da brava padrona di casa, ha toccato l’argomento delicatissimo Marco Pannella, non avendo mai capito i motivi della rottura. La Bonino ha confessato di aver sofferto molto e che ora vorrebbe chiedergli: “Gli volevo chiedere ma che ti prende? Ma che ti viene in mente? Lui mi disse una volta che ero una burocrate leale, mah”
E poi è arrivata la risposta più ironica: “Io ne ho ricevute di belvate! Non mi posso dimenticare lo schiaffone improvviso di Carlo Calenda. Mi ha lasciato il segno perché il 2 agosto aveva firmato un accordo scritto da lui e il 7 agosto, nella trasmissione di Lucia Annunziata, avverte che in effetti lui non regge e se ne va, e se ve con Matteo Renzi. Per lui è finita male, ma d’altronde, chi la fa, l’aspetti”.