
Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale è deceduto Alberto Franceschini. Si tratta di uno dei fondatori delle Brigate Rosse l’associazione che come ben sappiamo si è resa protagonista di eventi abbastanza brutti in tutto il nostro Paese.
L’uomo aveva 78 anni ed è deceduto negli scorsi giorni anche se solo in queste ore la famiglia ha deciso di darne notizia. L’uomo era stato condannato con sentenza definitiva per il sequestro del giudice genovese Mario Sossi e appunto per essere riconosciuto tra i fondatori delle Brigate Rosse.
Egi è accusato anche del delitto di due esponenti del Msi, situazione che è avvenuta a Padova nel 1974. Anche quella volta la notizia fece molto parlare di sè e le Brigate Rosse sono state un fenomeno davvero molto particolare che ha interessato il nostro Paese che ci auguriamo non viva più momenti simili.

Alberto Franceschini era nato a Reggio Emilia il 25 ottobre 1947. Egli militò anche nella FIGC e nel 1970 avrebbe appunto fondato le Brigate Rosse che tanta paura hanno portato nel nostro Paese. Aveva lavorato anche per Arci Roma dove aveva il compito di servire ai tavoli, nella vita appunto ha subito diverse condanne.
A partire dalla metà degli anni Settanta, come spiegano i colleghi di SkyTg24 fu uno dei primi a dissociarsi dal penitenziario dove era recluso dalle Brigate Rosse delle quali svelò alcuni retroscena nei suoi libri. Le sue testimonianze nei libri sono state importanti per capire il funzionamento dell’organizzazione e che cosa presagiva di fare. Le autorità hanno indagato per anni sul fenomeno delle Brigate Rosse che sono state puntualmente arginate.