Stanno emergendo dei dettagli sempre più inquietanti intorno alla triste vicenda del delitto di Stefania Torrisi. Antonio Iacobellis, ex sottufficiale dell’Aeronautica, prima di togliersi la vita aveva scritto ad Andrea, il figlio di Stefania Terrosi, la donna a cui ha tolto la vita pochi minuti prima.
“Mi ha mandato tre messaggi consecutivi intorno alle 11.15″, ha spiegato. “Ero in garage, il cellulare non aveva campo. Quando sono tornato in casa ho trovato la mia compagna sconvolta. Aveva ricevuto gli stessi messaggi”. Non solo a loro: Iacobellis aveva inoltrato quelle frasi anche a un amico, ai familiari rimasti in Puglia e alla figlia.
“Me ne vado, porto con me mamma, così ti faccio un dispetto”, è il testo comparso sul telefono del giovane, che ha raccontato quei momenti al Messaggero. Un messaggio che oggi suona come un annuncio tristemente lucido di ciò che sarebbe accaduto. A quel punto, il figlio di Stefania si è precipitato a casa della madre. Lì, però, ha trovato già i carabinieri.
“Ho consegnato le chiavi… ma dentro non sono entrato. Non ce l’avrei fatta”, ha aggiunto, ancora scosso. Il rapporto tra Stefania e l’uomo si era incrinato da tempo. Secondo Andrea, da mesi non c’era più un vero dialogo tra lui e Iacobellis, che frequentava la casa della donna nonostante la relazione fosse ormai logora. A metà novembre, il 18 per la precisione, la situazione sarebbe definitivamente precipitata. Stefania aveva confidato al figlio di aver affrontato l’uomo chiedendogli una pausa, un periodo di distacco necessario per ritrovare serenità.
Ma lui, ha raccontato Andrea, “è rimasto sempre lì”, incapace di accettare un allontanamento che viveva come un rifiuto personale. Resta ora il lavoro degli investigatori per chiarire gli ultimi movimenti dell’ex militare, l’arma utilizzata e soprattutto il movente esatto di un gesto tanto violento.