Ci sono tragedie imprevedibili, che si consumano in un giorno qualunque, senza che nulla potesse presagire un accadimento simile. Eppure la cronaca ci ha abituati a casi così.
Non è facile per me, da giornalista, parlarne, immedesimandomi nei genitori e nei parenti stretti di coloro che stanno lottando tra la vita e la morte o, purtroppo, hanno già perso la battaglia.
Sono storie pervase di profonda sofferenza interna, intrise di dolore, attorno alle quali ruotano tanti perché, cui non è facile dare una risposta. In molti drammi, la risposta è custodita in una bara.
Dovremmo chiederci perché, nella nostra società, si sta verificando tutto questo all’ordine del giorno. Stiamo sbagliando in qualcosa? Non abbiamo, forse più, la capacità di ascoltare i problemi altrui?
In un mondo sempre più frenetico ed individualista, sono in pochi coloro che tendono la mano alla richiesta di aiuto, che offrono i loro aiuto disinteressatamente. Ma vediamo, in dettaglio, cosa è accaduto ad un poliziotto poche ore fa.