Dramma in Italia, 27 bambini finiscono in ospedale dopo aver bevuto: ecco cosa sta succedendo (2 / 2)

L’episodio in questione si è verificato sabato 16 luglio e ha interessato un gruppo formato da 27 bambini tra i 7 e i 17 anni e alcuni educatori francesi tra i 20 e i 26 anni, in vacanza nel nel b&b Nonna Marì, nella frazione di Maru a Puegnago sul lago di Garda. Quella che doveva essere una gita spensierata si è trasformata, improvvisamente, in attimi di panico e terrore perché i piccoli e i loro accompagnatori hanno iniziato ad accusare malori molto invalidanti, subito dopo aver cenato.

Hanno manifestato nausea, vomito, mal di testa, al punto che sono stati immediatamente allertati i soccorsi, intorno alle 23, con chiamata giunta da via Pizzamala. Sul posto sono arrivate 8 ambulanze, dei volontari di Garda Soccorso e non solo, che hanno trasferito i piccoli e i loro accompagnatori in ospedale per tentare di ricostruire l’accaduto. I malcapitati sono stati ricoverati, in codice giallo e verde, nei nosocomi di Desenzano, di Manerbio e alla Poliambulanza di Brescia.

Secondo i medici si è trattato di una lieve intossicazione da cloro, presente nell’acqua che hanno bevuto e che non ha nulla a che vedere con l’acquedotto, cloro viene spesso utilizzato come disinfettante. Dai primi riscontri effettuati dai gestori del servizio idrico, l’acquedotto non mostrerebbe problemi.

Intanto le forze di polizia stanno continuando a indagare perché ci sono troppi dubbi che meritano di essere chiariti. Ci si chiede se l’acqua contaminata fosse presente solo nella struttura che ha accolto i bambini oppure anche nelle zone vicine. Allo stato attuale, nessun altro abitante risulterebbe intossicato.

Resta da capire se ci sia correlazione con la siccità e con la scarsità d’acqua, che potrebbe aver generato l’anomala concentrazione del cloro. Per fortuna tutti i piccoli, che erano in colonia sul Benaco, e i loro accompagnatori si sono rimessi. e le loro condizioni non sono preoccupanti. Senza ombra di dubbio tanto spavento ma occorre fa chiarezza su questo episodio che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori per i minori e per i loro educatori.