Chi segue la cronaca conosce sicuramente la vicenda del piccolo Matteo il bambino di soli 11 anni che in Sardegna veniva maltrattato dai parenti, genitori inclusi. Era il 2019 quando il piccolo subiva le angherie da parte dei parenti.
Fortunatamente l’11enne grazie ad un cellulare che era senza sim riuscì un giorno ad effettuare una chiamata di emergenza ai carabinieri che intervennero subito. Per questo motivo le autorità hanno fermato la mamma, il papà e la zia del ragazzino. Tutti sono accusati delle angherie.
Da quel periodo pare che il ragazzo si stesse riprendendo in quanto oggi aveva 16 anni. Aveva appunto perchè pare che in queste ore Matteo abbia deciso di farla finita. Infatti l’oggi 16enne ha compiuto un gesto volontario ed è stato trovato senza vita ad Arzachena.
I funerali si sono celebrati nella chiesa di San Pantaleo. La salma è stata tumulata nel cimitero di San Giovanni. Tanto lo sgomento per quello accaduto a Matteo che molto probabilmente non è riuscito a superare quanto gli è accaduto negli scorsi anni, per lui si trattò di un vero e proprio incubo.
L’allora 11enne veniva infatti segregato in una stanza e anche di inverno zia e genitori lo costringevano anche a 12 docce ghiacciate. Ogni giorno mangiava solo pane e pasta in bianco. I parenti hanno giustificato il loro comportamento affermando che il ragazzino dovesse avere una forte educazione.
La condanna a 8 anni per tutti, genitori e zia, è stata confermata in appello e diventata definitiva col pronunciamento della Cassazione. adeso però dispiace della sorta toccata a Matteo. Nelle prossime ore si potranno conoscere ulteriori dettagli su questa situazione molto particolare.