Dramma Boris Rezzonico ucc*so dal figlio adottivo dopo una lite (2 / 2)

Una tranquilla domenica si è trasformata in un storia tremenda  a Luino, in provincia di Varese, dove nel tardo pomeriggio del 7 luglio è stato consumato un delitto all’interno di un’abitazione in via Vittorio Veneto. A perdere la vita è stato Boris Rezzonico, cittadino svizzero di 57 anni residente a Lugano, colpito con diverse coltellate sferrate dal figlio adottivo Francesco Rezzonico, di 25 anni.

Secondo le prime ricostruzioni fornite dai Carabinieri della Compagnia di Luino, il delitto sarebbe avvenuto intorno alle 20, al culmine di un forte litigio tra padre e figlio durante un incontro familiare organizzato nella casa della ex moglie del malcapitato, una avvocatessa 58enne. L’appartamento avrebbe dovuto fare da cornice a una giornata di ritrovo, ma si è trasformato nel teatro di un delitto sconvolgente.

Nel corso della discussione, degenerata in pochi minuti, il giovane avrebbe colpito il padre con più fendenti, uccidendolo davanti agli occhi del fratello – anche lui adottato – che avrebbe cercato disperatamente di fermare il raptus, ingaggiando una breve colluttazione.

Riccardi Boni sepolto dalla sabbia, la notizia choc sul padre Riccardi Boni sepolto dalla sabbia, la notizia choc sul padre

Dopo aver commesso il delitto, Francesco Rezzonico si è dato alla fuga a piedi, ma è stato rintracciato dai militari a breve distanza dal luogo del delitto e successivamente portato nella caserma di Luino, dove si trova attualmente sotto custodia in attesa della formalizzazione del fermo. La madre, profondamente scossa dall’accaduto, è stata assistita dal personale sanitario.

Anche il fratello sarà ascoltato dagli investigatori per contribuire alla ricostruzione dell’esatta dinamica. Intanto, la salma dell’uomo è stata sequestrata e verrà sottoposta ad autopsia. Le forze dell’ordine stanno lavorando per chiarire i motivi del gesto estremo, tentando di comprendere cosa possa aver innescato una tale situazione in ambito familiare.