Un imprenditore di nome Akash Vatsa ha pubblicato alcune foto e video dei malfunzionamenti che ha notato a bordo, postandoli direttamente su X, ex Twitter, non potendo certo prevedere che la sua si sarebbe rivelata una preziosa testimonianza, utile a ricostruire che cosa è accaduto al velivolo precipitato, seminando una marea di decessi tra passeggeri e personale a bordo dello stesso.
L’uomo ha scritto che l’aria condizionata non funzionava e che gli schermi presenti sui sedili non rispondevano ai comandi. Il malcontento pare fosse collettivo a bordo, al punto che Akash ha deciso di girare un video amatoriale.
Aveva un obiettivo: postarlo e taggare Air India come segno di protesta al disagio generale. L’imprenditore è stato passeggero a bordo del Boeing 787-8 Dreamliner, nel volo precedente a quello per Londra Gatwick, e ha voluto descrivere su X tutti i malfunzionamenti riscontrati. Che questi fossero un preludio di quello che poi è accaduto?
Queste le sue parole su X: “L’aria condizionata non è funzionante“, precisando che il touch dello schermo davanti non rispondeva e nessun comando, per poi provare a regolare con un telecomando i sedili, senza riuscirci, in quanto anche quello non funzionava.
In men che non si dica, il suo tweet ha raggiunto 2 milioni di visualizzazioni ed è stato ripreso da diversi media inglesi e indiani. Tutto ciò che Akash ha descritto, però, pone una serie di grossi interrogativi a chi si sta occupando del caso, in particolare uno: il sinistro aereo poteva, in qualche modo, essere evitato? Ci sono responsabilità umane dietro questo velivolo precipitato? A queste e a molte altre domande, occorrerà dare una risposta, si spera in tempi celeri.