Il Covid-19 in queste settimane ha cominciato nuovamente a rialzare la testa, e infatti si contano degli aumenti per quanto riguarda i contagi. Aumenti che tutto sommato non preoccupano gli esperti, in quanto si sa che a settembre e comunque verso l’inizio dell’autunno influenza e virus vari fanno la loro ricomparsa.
Anche quest’anno sarà attiva la campagna vaccinale anti-Covid che però a differenza degli scorsi anni non sarà obbligatoria, ma solo consigliata. Secondo gli esperti a fare il vaccino dovranno essere solo anziani e persone fragili, che sono quelli che possono avere le conseguenze più gravi se colpiti dal Covid-19.
Il ministro Schillaci ha annunciato in tv che stanno per arrivare 9 milioni e 173 mila dosi, 2,9 di Novavax gli altri di Pfizer, di antidoti aggiornati sulla variante Kraken, che sembrano funzionare anche sulle ultime arrivate Eris e Pirola.
Questo invio di nuove dosi però potrebbe avere un effetto controproducente, e mandare al macero le già esistenti vecchie fiale che nessuno oramai vuole perché tarate sulla vecchia versione del virus, portando così lo spreco dall’inizio della campagna a oggi a quota 102 milioni di dosi.
Un numero enorme, che dipende sicuramente dalla minore adesione alla campagna vaccinale che si è registrata nel 2023. Si tratta ovviamente di soldi che così saranno stati sprecati. Ma i vaccini inutilizzati,si teme, alla fine saranno molti di più perché sul nostro Paese, scaglionate negli anni, arriveranno ancora qualcosa come 61,2 milioni di dosi targate Pfizer, più 2,9 di Novavax.
Insomma una vera e propria batosta anche economica per il nostro Paese. Il conto alla fine potrebbe essere molto salato e arrivare addirittura, con i prossimi anni, a contare circa 3 milioni di fiale sprecate.