Dopo l’inchiesta di Striscia la Notizia, scatta il sequestro: sono tossici e mortali (2 / 2)

E’ successo a Monza, nel capoluogo brianzolo, che le Fiamme Gialle, dopo mesi di indagini, si sono attivate per porre ripulire un deposito contenente tonnellate di materiale nocivo. Era gestito da cittadini cinesi.

Ancora una volta, è il giornalismo d’inchiesta a fare centro, arrivando ancor prima delle forze dell’ordine a tutelare i cittadini. Dopo un servizio di Striscia la notizia nello scorso gennaio, nel quale si segnalava la pericolosità dei fumi sprigionati dai bastoncini d’incenso smerciati da cittadini cinesi a Monza, sono subito scattate le indagini delle Fiamme Gialle.

Grazie alla consulenza dell’ASL di Desio, si è appurata, effettivamente, la presenza di materiali tossici, come benzene e taluene, in quantità di gran lunga superiore al limite consentito. Ecco, allora, che scatta il maxi sequestro presso un capannone cinese a Monza, dove sono strate trovate ben 60 tonnellate di bastoncini d’incenso, tutte sequestrate per via della appurata nocività. Scattata la denuncia per 8 persone.

Il giro di affari era cospicuo, ben 4 milioni di euro gli introiti derivanti dalla vendita di questi prodotti gravemente nocivi per la salute. Ora, è allarme in tutta Italia per questo business altamente pericoloso e che necessita di essere assolutamente fermato.

Le forze dell’ordine non si sono fermate al capoluogo brianzolo, ma si sono attivate in tutto il Paese per sventare questi criminali che speculano sulla salute delle persone. Trovata una cittadina indiana che aveva importato i bastoncini d’incenso a Roma, per poi vederli a commercianti e rivenditori.