C’è voluto un po’ di tempo, ma ormai ci abbiamo fatto l’abitudine: le nuove bottiglie di plastica con il tappo che non si stacca sono diventate parte del quotidiano. Sebbene molti trovino questa soluzione scomoda e fastidiosa, ci viene spiegato che è una misura necessaria per ridurre l’impatto ambientale.
Dal 3 luglio 2024, infatti, è diventato obbligatorio per tutte le bottiglie di plastica avere il tappo attaccato al contenitore. Una norma che alcuni marchi avevano già anticipato, ma che presto sarà estesa a livello europeo. L’iniziativa arriva dalla Commissione europea, che ha introdotto questa regola come parte della Strategia sulla plastica (Plastic Strategy), lanciata nel 2018. L’obiettivo principale è combattere l’inquinamento causato dalla dispersione dei tappi nell’ambiente, che rappresentano una delle forme più diffuse di microplastiche.
Questo intervento si colloca in un contesto più ampio di politiche ambientali volte a rendere gli imballaggi più sostenibili e in linea con gli impegni del Green Deal europeo. Il regolamento non si limita a ridurre i rifiuti plastici: punta anche sulla prevenzione. L’idea è quella di ridurre l’uso della plastica alla fonte e incentivare il riutilizzo.
Bruxelles si è posta obiettivi ambiziosi, come rendere tutti gli imballaggi immessi sul mercato europeo riciclabili o riutilizzabili entro il 2030. La normativa, quindi, rappresenta un passo intermedio verso un futuro a minore impatto ambientale. Nonostante le buone intenzioni, l’introduzione di queste bottiglie ha suscitato diverse critiche.
Molti consumatori lamentano la difficoltà di aprire e richiudere i tappi, che risultano meno pratici rispetto a quelli tradizionali. A quanto pare a partire da gennaio 2025 ci sarà un’altra grossa novità che riguarda le bottiglie di plastica. Nuovi ‘grattacapi’ per i consumatori: ecco tutti i dettagli nella pagina successiva.