Donna entra in Chiesa, guarda il crocifisso e poi succede qualcosa di agghiacciante (2 / 2)

Una donna, nel 2016, si è recata in una chiesa di Lissone, in provincia di Monza. La 37enne ha supplicato il prete , visibilmente sconvolta, di benedirla e di purificarla ma la situazione le è un tantino sfuggita di mano, in quanto ha iniziato a spogliarsi. Il Giornale di Monza ha riportato subito quanto accaduto, nella parrocchia Sacro Cuore di Gesù, al termine della messa del pomeridiana e, in men che non si dica, il caso è divenuto virale.

E’ facile che un accadimento del genere si diffonda veloce, dai siti locali a quelli nazionali e in molti lo ricorderanno. Stando a una ricostruzione dei fatti, intorno alle 18:00, la donna, dopo essere entrata in chiesa, si è recata dritta verso l’altare dove si trovava il sacerdote e, avendo perso completamente i lumi della ragione, fuori di senno, ha iniziato a spogliarsi, togliendosi tutti gli indumenti che aveva addosso.

Il povero sacerdote, in forte stato di choc, non sapendo cosa fare e intuita la gravità della situazione, ha allertato le forze dell’ordine . I carabinieri della stazione di Lissone sono giunti immediatamente in chiesa per fermare la donna e ricostruire la dinamica dell’accaduto. In soccorso della stessa, sono arrivati anche i sanitari del 118 a bordo di un’ambulanza.

Ad oggi, nonostante da quel giorno siano passati diversi anni, ci si chiede per quale motivo la 37enne abbia commesso un’azione simile, soprattutto in in luogo sacro. Insomma,  tutto resta un giallo, non avendo trovato risposta. All’epoca dei fatti, dalla parrocchia non fecero sapere nulla. Lo stesso padre Giacomo Spini, nel rilasciare le sue dichiarazioni ai quotidiani che lo intervistarono, disse semplicemente: “Non c’è nulla da commentare”. 

Uno spiacevole episodio, poco ma sicuro, anche se nessuno riesce a trovare un movente che possa giustificarlo. Che la donna abbia perso completamente i freni inibitori? Che abbia avuto un’attrazione nei confronti del parroco? Questo non lo sapremo mai per cui la curiosità, diffusasi sui social subito dopo l’accaduto, non troverà mai una risposta. Meglio soprassedere, cercando di dimenticare quanto avvenuto poiché la verità dubito che verrà a galla.