Salvo Pennisi è il testimone oculare del ritrovamento di due corpi senza vita mentre si trovava seduto su un telo da pic nic, a pochi passi dalla sua abitazione, in un’area verde in cui si stava rilassando per ricaricare le batterie. Tutto ad un tratto, quei momenti sono stati rotti dalle voci di due donne che, avvicinandosi a lui, gli hanno detto “Abbiamo paura, qui vicino abbiamo visto qualcosa di strano”.
Questo è stato l’inizio di un vero e proprio incubo ad occhi aperti. Pennisi, assieme alle due donne, ha trovato la forza di chiamare il 112 e in breve tempo, sul posto sono accorsi poliziotti, vigili del fuoco ,ambulanze.
Un delirio, così lo ha descritto Pennisi che , suo malgrado, si è trovato ad assistere ad un caso di cronaca che, dalla Capitale, si è espanso in tutta le penisola grazie alla stampa e ai media.
L’uomo ha dichiarato: “Erano le 16.30, noi eravamo arrivati da poco, avevamo portato il cane di un’amica a fare una passeggiata, volevamo solo staccare la spina dopo una settimana intensa”. Ha visto una neonata con i capelli biondi, con le braccia piegate in una posizione innaturale, in mezzo ai rifiuti, senza vestiti, né biberon, che potessero raccontare qualcosa di lei, in un posto in cui chi l’ha abbandonata, non voleva farla ritrovare, essendo il luogo raggiungibile solo tramite una stradina secondaria. A poche decine di metri, è stato trovato anche il corpo di una donna senza vita.
Due macabri ritrovamenti, questi, che hanno lasciato l’uomo come pietrificato. Il testimone ha chiosato: “Ho sofferto tantissimo quando ho capito che si trattava davvero di una bambina. Come si può commettere una cosa così odiosa?” Lui non dimenticherà mai quello che ha visto ma la speranza che la giustizia faccia chiarezza sulla vicenda continua a conservarla.